Cultura & Spettacolo

Cosa resterà del Festival del Ballo del Qua Qua

di Lorenza Sebastiani -


Il Festival è finito con sorprese e conferme. Ma chi sopravviverà alla kermesse nei prossimi mesi?
Sappiamo benissimo che le classifiche sanremesi non sono direttamente proporzionali al successo che i brani poi possono ottenere nel tempo. Intanto in vetta alle classifiche di Spotify da subito, durante i giorni del Festival, è entrata Annalisa con il suo Sinceramente.
A ventiquattro ore dalla pubblicazione, i brani di Sanremo presenti nella top ten quest’anno sono stati ben dieci.
La canzone di Geolier è entrata direttamente nella Top 50 Globale di Spotify ed è anche tra i brani più utilizzati per le creation su TikTok.
Ma Annalisa e Geolier non sono stati gli unici a farsi notare. Dopo di lei, anche “Tuta Gold” di Mahmood, seguite da “La Noia” di Angelina Mango e “Tu no” di Irama.
Sicuramente il brano di Annalisa è una hit dance di quelle a cui ci ha ormai abituato. Da lei ci si aspetta colpi da cecchino della discografia. E al di là dei risultati ottenuti al Festival è chiaro che per lei sia il momento della consapevolezza e anche di pensare in grande, visto che ha già pronta una versione spagnola del brano sanremese e vista la sua intenzione dichiarata di tentare la strada del mercato straniero.
Anche La Noia di Angelina si propone di diventare una hit, perché la ragazza ha fatto subito intendere di essere tipa da grandi numeri, così come Un ragazzo, Una ragazza dei The Kolors, che quest’anno sono diventati gli imperatori dei tormentoni, dopo Italodisco che ci ha fatto ballare per tutta l’estate.
Un altro pezzo candidato a ronzarci in testa per parecchio tempo è senza dubbio Click Boom! di Rose Villain dall’irresistibile ritornello. Lei non ha doti vocali particolari, ma ha una presenza potente e questo brano ha un ritmo memorabile. È indubbio che l’obiettivo degli artisti (e dei loro discografici) in gara non fosse tanto arrivare sul podio, ma soprattutto rimanere nella testa degli ascoltatori e soprattutto conquistare le radio, che hanno il potere di proporre e riproporre una canzone fino a farcela entrare in testa. A sorpresa tra i tormentoni quest’anno potrebbe esserci anche qualche cover uscita dalla serata dei duetti, come la versione di Notte prima degli esami di Gazzelle e Fulminacci, il medley di Geolier con Guè, Luchè e Gigi D’Alessio, che si è aggiudicato anche la serata delle cover. E ancora La Rondine, brano di Mango che la figlia Angelina ha saputo interpretare in modo toccante.
Ma i veri tormentoni di questa edizione non sono musicali, ma ideologici. Pensiamo alle acque mosse da Ghali con il suo medley L’Italiano (Un Italiano Vero), cantato durante la serata dei duetti.
L’altro è stato la questione John Travolta, che non ha firmato la liberatoria, per impedire che il suo Ballo del Qua Qua circolasse ancora in tv, lasciando dietro di sé un mare di dubbi e di possibili grane legali. Se n’è parlato per tutto il Festival e di sicuro ce ne ricorderemo.


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