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Corea del Sud: fallito l’arresto di Yoon, a metà mese il processo

di Giorgio Brescia -


La Corea del Sud sempre più nel caos: a vuoto il tentativo di arrestare il presidente deposto Yoon, sospesa ogni procedura di penetrare nella sua residenza difesa dagli agenti di sicurezza, attesa per le udienze del suo processo fissate per la metà del mese.

E’ fallito il tentativo di mettere agli arresti Yoon Suk Yeol. La polizia si è recata nella residenza del capo dello Stato sottoposto ad impeachment, ma non è riuscita ad entrare perché il servizio di sicurezza presidenziale glielo ha impedito. Gli investigatori sudcoreani hanno quindi annunciato la sospensione del mandato di arresto. “Per quanto riguarda l’esecuzione del mandato d’arresto, è stato stabilito che era materialmente impossibile, a causa della continua situazione di stallo. Le preoccupazioni per la sicurezza del personale sul posto hanno portato alla decisione di fermare l’esecuzione”, ha dichiarato l’Ufficio investigativo sulla corruzione (Cio).

Secondo quanto riporta l’agenzia sudocoreana Yonhap, l’ufficio anticorruzione che ha la responsabilità di eseguire il mandato di arresto ha detto alla stampa di aver iniziato la procedura per eseguirlo, ma il capo del servizio di sicurezza presidenziale ha negato l’ingresso agli agenti, citando divieti in vigore nelle zone sotto protezione. “I pubblici ministeri e gli investigatori si trovano in una situazione di stallo con il servizio di sicurezza presidenziale davanti alla residenza, dopo aver oltrepassato la prima e la seconda barriera”, ha scritto la Yonhap citando un funzionario di polizia che faceva riferimento ai cancelli del complesso e a problemi con un’unità militare di stanza sul posto.

L’ufficio ha ora tempo fino a lunedì prossimo per eseguire il mandato con l’accusa di insurrezione e abuso di potere. Le accuse derivano dallo sfortunato tentativo di Yoon di imporre la legge marziale il 3 dicembre scorso. Nel frattempo, uno degli avvocati di Yoon, secondo la Yonhap, ha annunciato l’intenzione di contestare legalmente l’ordine di arresto perché ritenuto “non valido” e “illegale”. Secondo quanto riferito, gli avvocati di Yoon hanno già tentato di ottenere dalla Corte Costituzionale un’ingiunzione contro l’ordine di arresto per abuso di potere e sedizione, che un tribunale aveva precedentemente approvato.

Dal giorno di Capodanno, in Corea del Sud numerosi sostenitori di Yoon protestano contro il suo arresto davanti alla residenza ufficiale del presidente, bloccando l’accesso. Gli investigatori intendono interrogare Yoon riguardo all’imposizione della legge marziale un mese fa, che secondo l’accusa ha gettato il Paese in una crisi di stato. Finora Yoon ha ignorato tre convocazioni della Procura definendo l’ordine “illegale”.

Intanto, la Corte costituzionale della Corea del Sud prevede di tenere udienze per il processo di impeachment del presidente il 14 e 16 gennaio prossimo, dopo aver già tenuto la seconda udienza preparatoria.


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