Politica

Conte vuole il giurì d’onore per Meloni: “Sul Mes ha mentito al Parlamento”

di Giovanni Vasso -


Tutto fa scontro: Giuseppe Conte vuole trascinare Giorgia Meloni davanti a un giurì d’onore. Tutta colpa del Mes. O meglio, delle parole pronunciate dalla presidente del consiglio in parlamento sulla storia recente legata al Meccanismo europeo di salvaguardia. Secondo l’ex avvocato del popolo, Giorgia Meloni avrebbe “deliberatamente mentito” alle Camere. E, in conferenza stampa, ha chiesto l’istituzione addirittura di un gran giurì e, magari, di una procedura di impeachment per la stessa premier. “È successo un fatto molto grave – ha tuonato Giuseppe Conte – : la presidente del Consiglio nonché deputata Giorgia Meloni è venuta in parlamento in occasione solenne e ha scelto deliberatamente di mentire al Parlamento e a tutti i cittadini”. Cosa avrà detto di tanto grave, la Meloni: “Ha sostenuto – ha azzannato Conte –  che il mio governo ha dato l’ok alla riforma del Mes a gennaio 2021 senza un mandato parlamentare, con il favore delle tenebre, e addirittura quando il governo si era dimesso, addirittura aveva preparato gli scatoloni, e ha dato quest’ordine di sottoscrivere il Mes quando era dimissionario”. Per l’ex presidente del consiglio: “Meloni ha mentito consapevole di mentire, tra l’altro lei era in quel Parlamento, deputata, quando nel dicembre 2020, il 9 dicembre, c’è stato un dibattito parlamentare e una risoluzione”. Il caso Mes è un nervo scoperto per il M5s. Del resto, la grande cavalcata dei pentastellati è iniziata proprio su posizioni più che ostili all’Ue, ponendosi in maniera a dir poco scettica sulle manovre e sulle richieste di Bruxelles. A cominciare, proprio, dalla questione delle banche e del Mes. Conte sa che tra un po’ si vota e che il M5s è a un bivio. Deve, perciò, suonare l’Olifante dell’identità (ex) grillina per mantenere solida la base di elettori che, nelle urne in primavera per le Europee, sceglieranno ancora di dare fiducia ai Cinque Stelle. Conte, perciò, è una furia: “Meloni disonora la massima istituzione del governo così facendo: ho appena consegnato al presidente della Camera una richiesta di istituire un giurì d’onore, per accertare le menzogne denigratorie della premier e deputata Giorgia Meloni”, che secondo il capo dei Cinque stelle “ha offeso e danneggiato me, il M5s, l’Italia, non lo possiamo accettare”.


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