Consulta Filatelica: “Ritirare il francobollo dedicato a Italo Foschi”
Italo Foschi fu uno squadrista fascista della prima ora e fu, tra le altre cose, anche il fondatore della squadra di calcio AS Roma, nel 1928. Per questo motivo, almeno, in occasione del 140esimo anniversario della sua nascita, il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha deciso di dedicargli un francobollo. Decisione che è stata accolta da non poche polemiche: non solo in quanto questo riconoscimento sia stato voluto proprio nei giorni in cui viene commemorata la morte di Matteotti, deputato socialista trucidato dai fascisti; ma anche per lo sconvolgimento che questa scelta ha portato alla comunità ebraica. Il motivo si cela sia dietro la figura di Foschi sia dietro il fatto che il suo nome si trovasse anche nell’elenco dei responsabili della persecuzione antiebraica in Veneto stilata dal Centro Studi Internamento Deportazione. Un elemento che non è passato inosservato soprattutto alla comunità ebraica di Venezia, che nell’immediato ha chiesto riscontro sulle motivazioni della scelta di dedicare un francobollo a una figura di cui “non si può ignorare l’operato”. Le polemiche, chiaramente, sono state rivolte al ministero del Made in Italy, ma anche alla Consulta Filatelica. Tuttavia, quest’ultima, non ha avuto alcun potere decisionale o responsabilità su questa scelta, essendo stata completamente scavalcata dal Ministero. Infatti, è sorta la protesta di alcuni membri per i modi scandalosi con cui è stato voluto il riconoscimento che, per i membri, si sarebbe potuto evitare se la Consulta fosse stata debitamente consultata, appunto. Ne è scaturita una protesta e una proposta guidata dall’Onorevole Carlo Giovanardi (membro della consulta), nei confronti del Ministro Urso per terminare immediatamente la validità postale di questo francobollo e privarlo di qualsiasi valore filatelico, che il suo ritiro farebbe invece aumentare. L’ultimo tassello a questa vicenda è stato messo il 20 giugno scorso, all’ultima Consulta Filatelica presso il Mimit: tutti i partecipanti hanno chiesto di procedere alla immediata cessazione della validità postale e al ritiro dalla circolazione del francobollo dedicato ad Italo Foschi, violento squadrista fascista, sodale di Amerigo Dumini, l’assassino di Giacomo Matteotti, epurato dallo stesso Regime per la sua violenza per dedicarsi poi alla carriera prefettizia, che concluse a Belluno nella RSI nell’ autunno del 1943, collaborando con i nazisti alla cattura degli ebrei destinati ad essere sterminati nell’ambito della soluzione finale” scrive Giovanardi. “Sono convinto che l’ emissione di Foschi (di cui non c’è ancora traccia nel Bollettino del Ministero) sia stata un errore non voluto, ma mantenere il francobollo in vendita e valido per affrancare lettere indirizzate in tutto il mondo, è una scelta ben più grave, davanti alla quale ognuno si deve assumere le proprie responsabilità.
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