Confesercenti e Confcommercio: Un buon segnale, la fducia di imprese e consumatori
“Per quanto riguarda le imprese, invece, si sono recuperati i livelli rispetto al 2019, nonostante oscillazioni anche significative. Le riaperture post pandemia ed il consolidarsi della ripresa nei servizi, con in testa il turismo – che dovrebbe registrare un incremento deciso delle presenze, soprattutto straniere, anche per queste festività – hanno fatto da volano nell’ultimo anno. I servizi, comunque, fanno registrare a dicembre una riduzione dell’indice di circa 7 punti, un segnale di aspettative non definitivamente consolidate in senso positivo. Per quanto riguarda il commercio al dettaglio, invece, le piccole imprese proseguono con una lenta crescita ma restano in un limbo intorno al 100, mentre lo scarto con l’indice della grande distribuzione si mantiene intorno ai 20 punti”, conclude Confesercenti.
Soddisfazione anche da Confcommercio: “Un bel segnale per le prospettive dell’economia italiana alla fine di un anno straordinariamente complicato. L’attuale fase di ripiegamento produttivo potrebbe, quindi, essere confinata a un episodio lieve e transitorio. Lo scenario futuro, nel complesso, non è certo rassicurante: l’inflazione dovrebbe essere ancora vivace e crescente, né sono scongiurati i deleteri di una nuova possibile fiammata dei prezzi delle materie prime energetiche. Ma la voglia di tornare alla normalità nei consumi, la buona salute delle aspettative e la prosecuzione della politica dei sostegni pubblici a imprese e famiglie, lasciano ben sperare anche per i prossimi difficili mesi”.
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