Confermata la condanna per Nicolas Sarkozy. Interdizione per tre anni
La Corte di Cassazione francese ha confermato nella giornata di ieri la condanna dell’ex presidente Nicolas Sarkozy nell’ambito del processo per corruzione e traffico di influenze che lo vede imputato. Si tratta della prima sentenza definitiva contro l’ex presidente, che ha altre pendenze giudiziarie.
Il tribunale non ha modificato le misure adottate nei confronti dell’ex inquilino dell’Eliseo, che ha mantenuto tre anni di sospensione della pena ed eviterà il carcere per un altro anno, a condizione che accetti di sottoporsi alla sorveglianza elettronica. La misura comporta anche l’interdizione politica per tre anni.
La magistratura francese ritiene che Sarzoky, condannato in primo grado nel 2021 e in appello nel 2023, si sia impegnato nel 2014, attraverso l’avvocato Herzog, a sostenere la candidatura del magistrato Azibert ad una prestigiosa carica nel Principato di Monaco in cambio di interventi e comunicazioni riservate riguardanti un caso allora all’esame della Cassazione. Anche gli “intermediari”, l’avvocato Thierry Herzog e l’ex giudice Gilbert Azibert, sono stati condannati.
“Sono un ex presidente della Repubblica – aveva detto Sarkozy in aula nel processo di prima istanza – non ho mai corrotto nessuno e dovremmo poi aggiungere che si tratterebbe di una corruzione ben strana, senza denaro, neppure un centesimo per nessuno, senza vantaggi, nessuno ne ha avuti, e senza vittime, poiché non ci sono persone lese”.
La Corte di Cassazione ha concluso che non è stato possibile dimostrare la “parzialità” dei giudici nel processo precedente e ha escluso la soppressione delle prove delle intercettazioni che hanno fatto emergere l’intero schema “politico-giudiziario”.
L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy, “rispetterà” il pronunciamento ma si rivolgerà alla Corte europea dei diritti dell’uomo, ha affermato il suo avvocato, Patrice Spinosi, all’AFP. “Nicolas Sarkozy si conformerà ovviamente alla sanzione imposta, che è ormai definitiva”, ha commentato Spinosi.
“Allo stesso tempo, nelle prossime settimane si rivolgerà alla Corte europea, come è ormai suo diritto, per ottenere la garanzia dei diritti che i giudici francesi gli hanno negato”, ha aggiunto ancora il legale.
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