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Concerto Povia annullato dal sindaco di Nichelino, FdI vuole chiarimenti alla Camera

di Angelo Vitale -


Povia di nuovo al centro di polemiche. Il cantante denuncia: “Avevo un contratto firmato, poi qualcuno ha posto un veto”. Non lo vogliono, montano le polemiche pronte a finire anche in Parlamento. La vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Augusta Montaruli, infatti, ha annunciato il proposito di presentare un’interrogazione per chiarire la vicenda scoppiata con la notizia della presenza di Povia annullata a Nichelino per volere del sindaco che ritiene “inaccettabili” le posizioni dell’artista.

Nel Comune alle porte di Torino, come in moltissime località del nostro Paese durante la stagione estiva, era prevista la festa patronale nel cui programma era stata inserita l’esibizione di Povia. Ma sul palco della festa per San Matteo, questo il patrono di Nichelino, Povia non salirà. Il primo cittadino ha voluto tenere distanti spettatori e il nome del Comune che amministra dalle note e controverse posizioni di Povia su temi che sono diventati divisivi in Italia: aborto, vaccini, omosessualità, fine vita.

Una polemica tracimata, come era prevedibile, sui social. In un video Povia dice: “Il contratto era già firmato, ma qualcuno in giunta ha messo un veto. Mi hanno offerto anche di percepire lo stesso il compenso, ma io non voglio soldi per qualcosa che non ho fatto”.

Il cantante avrebbe dovuto far parte della giuria di un talent show previsto per il 20 settembre e avrebbe poi dovuto esibirsi sul palco, interpretando tra le altre canzoni “Luca era gay”, il brano che lo rese celebre al Festival di Sanremo 2009.

Il primo di cittadino di Nichelino, Giampietro Tolardo (rieletto alla guida di una giunta di centrosinistra), non ha nascosto le sue intenzioni: “Mi assumo tutta la responsabilità, ancora di più dopo la deriva politica che ha assunto questa vicenda. Destra e sinistra non c’entrano nulla. Quando ho saputo che si sarebbe anche esibito sul palco, mi sono informato e ho scoperto le sue posizioni omofobe, anti-aborto e no vax, il contrario dei valori di democrazia che la nostra comunità rappresenta. E ho ritenuto opportuno prendere questa decisione di cui, ripeto, sono l’unico responsabile, anche per quanto riguarda le tempistiche ristrette”.

Facile, il passaggio alla polemica tra parti politiche. Mentre Povia ha attaccato chi “si riempie la bocca di libertà e democrazia per poi fare questo”, precisando scherzosamente: “Mi hanno attaccato l’etichetta di cantante di destra, ma, come dico sempre, io sono del centro storico”, la meloniana Augusta Montaruli, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, annuncia battaglia in Parlamento. E il consigliere regionale dem Daniele Valle difende il sindaco: “Non c’entra niente l’orientamento politico con la decisione dell’amministrazione di Nichelino, semplicemente posizioni omofobe e no vax non possono avere cittadinanza nelle manifestazioni patrocinate da un Comune”.


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