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COLLO SHOCK – Maria Sofia, Rocco e il lupo travestito da agnellino. L’ipocrisia della libera scelta e quel marchio indelebile

di Redazione -


COLLO SHOCK – Maria Sofia Federico, Rocco e il lupo travestito da agnellino. L’ipocrisia della libera scelta e quel marchio indelebile
di CATERINA COLLOVATI

Maria Sofia Federico, 18 anni da poco compiuti. Viso paffuto tipico dell’età, qualche foruncoletto in volto a confermare la pubertà da poco superata. Diventa nota al pubblico per la partecipazione al Collegio 6, una trasmissione di Rai2, dove mette in mostra un certo piglio nell’affermare le sue posizioni spesso molto forti sui diversi temi affrontati.
La fanciulla, non tutti sanno, si ritiene un’attivista, sulle sue pagine social sproloquia sul concetto di libertà, sui diritti umani, sulla comunità Lgbt, sul veganesimo e tanto altro ancora.

Maria Sofia Federico e l’Academy di Rocco Siffredi

Ma manco a dirlo ciò che le ha dato gli onori della cronaca, non sono le sue elucubrazioni da tuttologa della porta accanto, bensì la scelta di entrare a far parte del rutilante mondo del porno. Nientepopodimeno attraverso l’iscrizione all’Academy del maestro del genere: Rocco Siffredi. Il quale senza alcuna coscienza ha approfittato dell’incoscienza della giovanissima Maria Sofia e l’ha immediatamente scritturata promettendole una sfolgorante carriera nel mondo dell’hard. Il furbone Siffredi, va detto, non ha certo raccolto la fanciulla da un convento di novizie, bensì l’ha pescata nel torbido mondo di Onlyfans dove già bazzicava la piccina. La piattaforma che altro non è che un social pornografico. Il lupo della pornografia travestito da agnellino.
Ciò che contesto a Rocco Siffredi, il quale nonostante mi veda come acerrima nemica sua per le critiche che gli ho sempre mosso ogni qualvolta ci incontrassimo in tv, è un amico, e da padre ormai di ragazzi ventenni e dall’alto della sua esperienza, una giovincella 18enne, con il viso da bimba, la doveva dissuadere dall’iscrizione nella sua accademia, anziché incentivarla illudendola su chissà quale carriera brillante. La ragazza dalla favella fluente è convinta che dopo la frequentazione dell’Academy del porno avrà un bagaglio culturale accresciuto, parole sue; io dico, cara Maria Sofia, tu avrai si un bagaglio ma non culturale, avrai semplicemente un enorme bagaglio di falli, che ti rovinerà l’immagine e l’animo.

L’ipocrisia della libera scelta

Usciamo dall’ ipocrisia della libertà di scelta, che resta sacrosanta, purtroppo quei marchi lì restano a vita. Ben ha fatto in questi giorni l’ex porno girl Sara Tommasi a suggerirle di lasciar perdere, le ha detto “non farlo sei ancora in tempo” e se lo dice lei che è un’esperta… Scegli un percorso consono alla tua intelligenza e soprattutto preserva la dignità di donna, aggiungo io. Il porno altro non è che stimolo alla violenza, se da un lato parliamo di rispetto per le donne, dall’altro non si può scegliere un’attività che mostra le donne come continui oggetti del desiderio maschile, quello più triviale.
Il mondo del porno è un luogo deviante, abitua ad una sessualità pericolosa, per i più giovani è deleterio perché crea modelli finti, è un approccio al sesso malsano, ci si convince che quella sia la normalità, si concepisce il sesso come assalto al corpo della donna.
In tutto ciò ci si chiede: la famiglia di questa baby attrice che ruolo ha avuto nella scelta della ragazza? Alt, non siamo in presenza della solita famiglia assente. Il papà di Maria Sofia aveva cercato d’imporsi, alzando la voce nel tentativo di convincere la figlia a desistere dal truce progetto. Si era anche sfogato pubblicamente, ma a quanto risulta, ad un certo punto, ha calato le braghe il signor Federico, tanto che in un video è comparso al seguito della figlia, in viaggio verso un impegno pornografico… Rassegnato, afflitto o felice? Vai a saperlo.
Una cosa però vi voglio raccontare: la scorsa settimana ho incontrato casualmente Rocco Siffredi e la splendida moglie in una boutique del quadrilatero del lusso milanese, dopo averli salutati con simpatia, ho pensato, embè, mica stupido il nostro Rocco portentoso, lui fa lo shopping in via Montenapoleone e le povere Maria Sofia (troppe ce ne sono) abboccano alla favoletta del futuro in carriera… Beata ingenuità infantile.
A proposito confesso che avrei voluto chiedere un selfie al bel Rocco ma per pudore, da bacchettona, mi sono trattenuta. Sarà per la prossima.


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