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Collo shock: Influencer a lezione di morale

di Redazione -


Collo shock, di Caterina Collovati: Influencer a lezione di morale

E così può capitare che anche le influencer da trenta milioni di followers escano dal seminato.
È sì, è facile indossare costumi da bagno, biancheria intima, presentare borse griffatissime, indossare giacche, cappotti e top da sogno. Più difficile è diventare l’influencer più influente al mondo, e di conseguenza ricchissima, famosissima, amata e molto richiesta. Circostanze tutte raggiunte con merito e capacità da Chiara Ferragni.
È altrettanto facile esporre i propri meravigliosi bambini in continue pose, magari è esercizio meno condivisibile, ma ad ognuno la libertà di scelta se sovraesporre la prole sia un atto pericoloso o meno in un mondo dove le insidie, anche se ben celate, esistono. Quello che “non sa da fare” è dare lezioncine morali, da maitre a penser dell’ultima ora. Elenchi su quali siano i problemi delle donne… Se è più pericoloso il lupo che incontri dietro l’angolo o il giornalista che rivolto alle giovanissime dice attenzione a non perdere la lucidità ubriacandosi, perché il lupo è in agguato.
Sorvolando sulla strumentalizzazione disonesta e fastidiosa nel caso specifico che ha messo in luce quanta superficialità ci sia quando inizia il tam tam del fango… Femministe, attiviste, donne con mariti coinvolti in casi giudiziari con minorenni protagoniste e influencer appunto che gridavano a gran voce: non si colpevolizzano le donne. Ed è concetto chiaro, chi osa colpevolizzare è un cretino.
In uno stupro il colpevole è sempre e solo il carnefice. Non vi è dubbio alcuno. Però, dicevamo la lezione di morale non può venire da un’influencer che non si capisce perché molto spesso sente l’esigenza di buttare il lato B, coperto giusto da uno slip più che striminzito, in faccia ai followers. Vorrei ricordare alla signora Ferragni che se ritiene un problema per noi donne, il suggerimento a non ubriacarsi, allora si ricordi che anche mettere il deretano continuamente in primo piano ha un significato: trattasi di ossessione compulsiva, quindi un problema da risolvere.
Anche perché non capiamo quale sia lo scopo, come ben le chiese mesi fa una sua seguace, una ragazzina di appena 11 anni dopo una sua, ennesima, foto desnuda. La risposta della Ferragni fu “se faccio incazzare i puritani la missione è compiuta”.
Una risposta puerile a dimostrazione che le influencer maitre a penser non funzionano, se anche una bimba di 11 anni riesce ad argomentare con spunti che stimolano riflessioni più profonde di quelle di Chiara Ferragni. Ma poi diciamocela tutta: è mai possibile che la signora Ferragni ci debba spiegare come dovrebbe funzionare il mondo, lei che anni fa insieme al bizzarro marito, allora ancora compagno, festeggiarono un compleanno in un supermercato chiuso scorrazzando con i carrelli e sfregiando i prodotti come le confezioni di frutta e verdura che capitavano a tiro. Certamente pagando, ci mancherebbe, tanto per loro non è questo un problema che preoccupa, ma mancando di rispetto a chi nemmeno può farla la spesa.
Per non parlare delle finezze dei testi delle canzoni di Fedez dove ci sono strofe che parlano di stupri alla Moratti, o stupro le tue figlie ed altre volgarità irripetibili.
E in questo riepilogo poco edificante, per rinfrescare la memoria di Chiara ricordiamo pure quel bel mimo di un atto di sodomia con Rosa Chemical che il buon Fedez mise in scena nella platea dell’Ariston di Sanremo solo qualche mese fa. Nell’elenco dei problemi la nostra Chiara, metta anche queste performance e poi si accorgerà che forse è meglio parlare di moda senza inoltrarsi in filosofia di vita, perché intorno a se non ha begli esempi…
Altroché che non ti ubriacare perché poi incontri il lupo…
Prima di pontificare a volte è meglio guardare dentro casa propria.


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