Esteri

Cisgiordania, Guterres chiede stop delle operazioni militari israeliane

di Redazione -


Cessare immediatamente le operazioni i militari in Cisgiordania. È quanto ha chiesto a Israele il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres a seguito dell’offensiva su larga scala lanciata ieri dall’Idf che ha già comportato l’uccisione di almeno 11 palestinesi, tra cui diversi bambini. A riportare la richiesta del segretario generale dell’Onu è stato il suo portavoce Stéphane Dujarric che ha parlato di un Guterres “profondamente preoccupato” per gli ultimi sviluppi in Cisgiordania e che “condanna fermamente la perdita di vite umane, anche di bambini”. Il numero uno della Nazioni Unite, si apprende dalla dichiarazione riportata dal suo portavoce “invita Israele a rispettare i suoi obblighi pertinenti ai sensi del diritto umanitario internazionale e ad adottare misure per proteggere i civili e garantire la loro sicurezza” ed “esorta le forze di sicurezza a esercitare la massima moderazione e a usare la forza letale solo quando è strettamente inevitabile per proteggere la vita”. Il timore è che gli sviluppi in Cisgiordania finiscano per alimentare ulteriormente quella che l’Onu considera come “una situazione già esplosiva” che sta rendendo l’area mediorientale sempre più incandescente. Per Guterres, che ha anche confermato l’impegno incessante delle Nazioni Unite per una de-escalation che riporti stabilità nella regione, “in definitiva, solo la fine dell’occupazione e un ritorno a un significativo processo politico che stabilisca una soluzione a due stati porrà fine alla violenza”. Pronta la replica di Israele che attraverso il proprio inviato all’Onu, l’ambasciatore Danny Danon, ha fatto sapere, con un post sul social network X, che l’intervento preventivo dell’Idf in Cisgiordania ha come obiettivo quello di sventare il terrorismo iraniano. “Lo Stato di Israele non starà a guardare ad aspettare scene di autobus e caffè che esplodono nei centri urbani”, aggiunge Danon, confermando la volontà israeliana di continuare con le operazioni militari nell’area.


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