Il cordoglio della Cina per il Papa: “Con lui, scambi proficui”
La Cina ha espresso cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco. Il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Guo Jiakun, ha affermato nel corso di una conferenza stampa che il governo di Pechino “esprime il suo cordoglio per la morte di Papa Francesco”. Tra il Dragone e il Vaticano “negli ultimi anni” erano stati “mantenuti contatti costruttivi e avviati scambi proficui”. A cui la Cina non rinuncia dicendosi, per il tramite delle parole di Guo, “disposta a collaborare con la Santa Sede per promuovere il continuo miglioramento delle relazioni sino-vaticane”. Il pontificato di Jorge Mario Bergoglio è stato quello che ha avviato una sorta di disgelo, non senza polemiche, tra Santa Sede e Pechino. Culminato, nel 2018, con la firma dell’accordo sulla nomina dei vescovi. Una questione delicatissima su cui, per anni, la Chiesa e il governo socialista si erano divise con accenti anche drammatici e tragici. Una vicinanza cementata anche da episodi che sono parsi superficiali ma che, invece, hanno rappresentato la sostanza di un nuovo rapporto. A cominciare dal permesso concesso all’aereo del Pontefice di sorvolare il territorio cinese e per finire al saluto al “nobile popolo della Cina” pronunciato dallo stesso Francesco durante una visita in Mongolia, corroborato dall’invito a essere “buoni cristiani e buoni cittadini”. Ma la normalizzazione dei rapporti è ancora lontana. Se la Cina si stringe, seppur con molta discrezione, al dolore del mondo per la scomparsa del Papa, Taiwan ha scelto di inviare una delegazione a Roma per prendere parte alla cerimonia funebre. Da Taipei il presidente Lai Ching-te ha espresso “le più sincere condoglianze a nome del popolo di Taiwan”.
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