Ciciliano capo della Protezione civile al posto di Curcio
Da sinistra: il commissario di Caivano Fabio Ciciliano, il vescovo di Aversa Angelo Spinillo, don Maurizio Patriciello, la presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, don Adriano Pollice e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano a Caivano in occasione dell'inaugurazione del centro sportivo il 28 maggio scorso
Via Fabrizio Curcio, che era titolare di questo incarico da tre anni: a Palazzo Chigi pronta la nomina di Fabio Ciciliano, commissario straordinario di governo per Caivano, per andare a ricoprire il posto di capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale. Nel pomeriggio, probabilmente, la formalizzazione.
Napoletano, 52 anni, Ciciliano manterrebbe l’incarico di commissario per Caivano fino alla scadenza del mandato, fissata a metà settembre, quando verrà individuata una soluzione per continuare il progetto di contrasto al degrado nel Comune alle porte di Napoli. Non è escluso, riferiscono le stesse fonti, che a quel punto a seguire l’iniziativa sia direttamente la Protezione civile.
Dirigente medico della Polizia di Stato, esperto di Medicina delle catastrofi, Ciciliano si è occupato di emergenza immigrazione nei Cie di Roma, i Centri di identificazione ed espulsione. Nel 2011 è stato commissario di governo per l’emergenza immigrazione dal Nord Africa. In Campania, ha lavorato nella Struttura di missione di Palazzo Chigi per l’emergenza rifiuti e la Terra dei fuochi.
Più recentemente, è stato segretario del Comitato tecnico-scientifico guidato da Franco Locatelli e Silvio Brusaferro e che ha seguito l’emergenza Covid.
A Caivano, incaricato dal sottosegretario Alfredo Mantovano, Ciciliano sta gestendo i 30 milioni di euro che il decreto legge predisposto dal governo ha destinato per il piano di interventi volto a fronteggiare le situazioni di degrado, vulnerabilità sociale e disagio giovanile presenti nel territorio del Comune campano.
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