Chieri si prepara al Carnevale
A Chieri per tutti i “Carnival Lovers”: per gli amanti di Maschere, Canti carnascialeschi (cosiddetti da quelli che si cantavano ai tempi della Firenze quattrocentesca di Lorenzo il Magnifico), di Carri allegorici, quanto più fantasiosi e improbabili, di Stelle filanti, di Coriandoli svolazzanti nell’aria e di Scherzi che, fatti a Carnevale, si sa, “ogni scherzo vale”, attenzione attenzione … l’appuntamento del fine settimana (da non perdere!) è in quel della collinare Chieri. Tre giorni di gran festa!
Si inizia venerdì 7 febbraio, allorché, alle 20,30, nella “Sala del Consiglio Comunale”, alla presenza delle Autorità cittadine, di Gianduja e Giacometta (accompagnati da Daniela Piazza) della “Famija Turineisa” e da una cinquantina di gruppi mascherati provenienti da numerose località del Piemonte, si svolgerà la “cerimonia di investitura” dei personaggi della tradizione chierese, la “Bela Tëssiòira” e il “Mangiagrop”,ovvero Nicole Sharon Bonventre, segretaria e assistente di poltrona presso uno studio dentistico (che riveste i panni della “Bela Tëssiòira” per il terzo anno consecutivo), e Giovanni Fasano, storico volontario della “Pro Chieri”, appassionata organizzatrice della Festa. E qui, due righe di storia locale, ci stanno bene.
La “Bela Tëssiòira”, incoronata per la prima volta “reginetta” nel lontano 1952 ed inizialmente affiancata da alcune damigelle, nella tradizione del Carnevale chierese ha rappresentato, per anni, la figura tipica della “tradizione tessile” del territorio e veniva scelta direttamente nelle fabbriche tessili del Chierese. Solo nel ’70, con un certo scalpore, si abbandonò la tradizione e si permise a tutti i Chieresi di consegnare, con libera elezione, la “fascia di miss” anche a fanciulle assolutamente al di fuori del “mondo del tessile”. Inoltre nel 1975 per la prima volta la “Bela Tëssiòira” venne affiancata dal “Mangiagrop”, con il compito di accompagnarla nelle uscite ufficiali, nelle cene di gala e nelle serate danzanti. Il termine “Magiagrop”, anch’esso legato alla tradizione tessile cittadina, ricorda un atto ricorrente nel lavoro dei tessitori di fine Ottocento: quello di strappare i nodi del filato (i grop in dialetto) con i denti. La tradizione vuole che dopo l’elezione la coppia di personaggi deponga un mazzo di fiori davanti alla statua della “Madonna delle Grazie”, Santa Patrona di Chieri, per dedicare a Lei il loro anno di “Volontariato Chierese” (da: “La BelaTëssiòira” di Valerio Maggio).
Detto ciò, la “Festa” proseguirà sabato 8 febbraio (ore 14,30) con la sfilata degli attesissimi “Carri Allegorici”, che partiranno da piazza Europa per snodarsi lungo via Cesare Battisti, via Principe Amedeo, via Orfane, via Palazzo di Città, via Vittorio Emanuele, Piazzetta Aci, con arrivo in Piazza Dante.
In prima fila, i “padroni di casa”, i carri chieresi “Bim Bum Santa”, allestito dall’Istituto Salesiano “Santa Teresa” e “I puffi”, carro allestito dalle “Parrocchie Chieresi”.
Gli altri carri del territorio saranno: “Gli Elfi” di Pralormo, “Scuderia 2007” di Poirino, “I Flinstones” di Volpiano, “Lo chiamavano il west” di Rivoli, “Lasciate ogni speranza voi che entrate” di Piobesi Torinese, “L’Apocalisse” di Racconigi, “Sorseggia con saggezza” di Brandizzo, “Riprendiamoci il futuro” di Nichelino, “Non fuggire affrontalo” di Villafaletto.
Infine, domenica 9 febbraio, alle ore 11, Messa in Duomo con il tradizionale omaggio dei personaggi del Carnevale chierese alla “Madonna delle Grazie”.
“Il Carnevale è sicuramente uno dei momenti più attesi dell’anno – dichiara l’assessore alla Cultura e alla Promozione del territorio, Antonella Giordano – e la sfilata dei ‘carri allegorici’ con i personaggi storici è diventata una bella tradizione che si realizza grazie alla passione e all’impegno della ‘Pro Chieri’. Ci auguriamo, come sempre, che anche quest’anno sia l’occasione per offrire un po’ di spensieratezza non solo ai chieresi, ma anche ai turisti che saranno certamente numerosi e che potranno apprezzare le tante bellezze, culturali ed enogastronomiche, della nostra città”.
g.m. (ilTorinese.it)
Nelle foto: Immagini di repertorio, fra cui la presentazione della “Bela Tëssiòira” e del “Mangiagrop”
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