Editoriale

Chi ha incastrato il dottor Sottile

di Tommaso Cerno -


Chi ha incastrato Roger Rabbit? E che fine ha fatto Baby Jane? La pista francese o la pista palestinese? Il giudice Priore o Francesco Cossiga e Giuliano Amato. La verità di una riserva della repubblica in crisi di coscienza o la sparata che scompiglia ancora di più il clima rovente fra Italia e Francia in tempo di guerra e Nato? Basterà aspettare. E figuratevi se non capiterà che qualcuno, che è stato premier, ministro, presidente della Corte costituzionale e chissà cos’altro, una mattina ci dirà il nome e il destino che noi come idioti da decenni non conosciamo. E nel dirlo spiegherà anche perché finché era un uomo di Stato ha mentito e taciuto. E non si tiri fuori il segreto di Stato perché questa specie di sparata con lo Stato non ha nulla a che vedere. E nemmeno con le vittime. E con i loro parenti.

Ha a che vedere con un Paese a rovescio dove si uccidono gli orsi e il giorno dopo si spara su Ustica. Poi si arresta Matteo Messina Denaro e si scopre che faceva la bella vita davanti a tutti e che per trent’anni in un modo o nell’altro gliel’hanno lasciata fare. E poi un generale dice che gli anormali sarebbero i gay e non ci si meraviglia che la gente gli creda. Crede a tutto, come dimostra il dibattito sulle presunte rivelazioni del dottor Sottile. Delle due l’una. O noi stavamo per nominare Capo dello Stato un signore che mente alla magistratura e poi dice la verità a un giornale in una intervista di fine estate, oppure siamo di fronte a una cantonata cosmica. Che si infila fra le mille polemiche senza capo né coda che connotano il dibattito del nostro Paese stremato.

Ma sarebbe più grave se quello che Amato ci ha detto fosse vero. Perché significa che la verità è stata nascosta al Paese per decenni dai suoi capi, eletti da noi, e che oggi emergerebbe all’improvviso per ragioni che non ci sono spiegate ma che non sono certo una crisi di coscienza dell’ex Presidente del Consiglio. In queste occasioni si dovrebbe dire frasi come: ora serve fare luce, l’Eliseo dica tutta la verità, siamo vicini alle famiglie delle vittime. E invece ciò che viene da dire è il contrario. Ma non sarà la solita frase di Amato che ha sempre avuto il pallino del missile francese? Da almeno trent’anni. Ma ha anche sempre precisato che è una sua fissa, come lo fu di Francesco Cossiga.

Ma torniamo a Roger Rabbit e Baby Jane. Il rischio che corriamo con queste presunte rivelazioni è che la verità resti lontana e il Paese si divida anche su Ustica, iniziando una guerriglia interna fra fazioni e aprendo un conflitto inutile con la Francia di Macron, che di motivi per essere attaccata dall’Italia ne ha molti, ma questo non è nell’elenco. E invece in Italia ogni gallina fa l’uovo. Ogni parere si trasforma in verità assoluta. Ogni fesseria diventa materia di dibattito alla pari con il dubbio e con la verità processuale. Poi non chiediamoci però perché gli italiani non si fidano più di chi li governa. E perché ormai sempre i sondaggi e la realtà non si sfiorano nemmeno di striscio.

Perché se il 2 settembre ci svegliamo con i francesi che abbattono Ustica, e poi non succede nulla, domani mattina arriveranno gli Ufo. E dopodomani le cavallette. E Roger Rabbit sarà uno dei truffatori del reddito di cittadinanza, beccato finalmente dalle ronde fasciste, mentre Baby Jane sarà scappata a Caivano. Perché non ne può più del governo. E di una manovra che, ve lo giureranno in tanti, prende ordini dagli americani.


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