“Abbiamo fallito” ma Cheatle non lascia il Secret Service
“Abbiamo fallito”, la direttrice dei servizi segreti degli Stati Uniti d’America, Kimberly Cheatle, ammette le responsabilità del Secret Service in merito all’attentato subito da Donald Trump in Pennsylvania. Cheatle è stata convocata in audizione dalla commissione di sicurezza della Camera proprio per fare chiarezza sui fatti che hanno visto, suo malgrado, protagonista l’ex presidente Trump, ferito a un orecchio dal cecchino Thomas Matthew Crooks, che avrebbe avuto tutto il tempo di posizionarsi, mirare e colpire per uccidere il candidato repubblicano alla Casa Bianca.
“Dobbiamo sapere cosa è successo e muoverò cielo e terra per garantire che un incidente come quello del 13 luglio non si ripeta. Pensare a cosa avremmo dovuto fare diversamente non è mai lontano dai miei pensieri”, rassicura Kimberly Cheatle ammesso, e non concesso, che continuerà a rivestire il ruolo di direzione del servizio segreto americano. “E’ stato il più significativo fallimento operativo del Secret Service da decenni. In qualità di direttore del Secret Service degli Stati Uniti, mi assumo la piena responsabilità per qualsiasi errore nella sicurezza”. Ma il Gop è in subbuglio. E i repubblicani reclamano la sua testa. Lei, però, è decisa a non volersi dimettere e ribadisce piena fiducia ai suoi uomini: “Sono degni del nostro sostegno. La missione dei servizi non è politica è letteralmente, una questione di vita o di morte”.
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