Cultura & Spettacolo

A Castelreggio la Cena in Bianco per il progetto Vento Inclusivo

di Redazione -


Una serata al chiaro di luna, con il mare che fa da sfondo e sottofondo, con gli invitati accomunati da due caratteristiche: il bianco nel look e il cuore d’oro. Torna la cena in bianco, iniziativa nata a Parigi e poi diffusa in tutto il mondo, dove tutti gli invitati sono tenuti a presentarsi vestiti in bianco ma che dietro a un pretesto frivolo e godereccio che inneggia all’estate, so adoperano per iniziative di solidarietà e inclusione. La location è lo storico stabilimento in baia di Sistiana (Friuli Venezia Giulia), Castelreggio. Una nuova importante iniziativa di sostegno al progetto “Vento inclusivo” sviluppato dalla Società Nautica Pietas Julia e l’associazione di promozione sociale “Al Centro di Sé”, la “Cena in Bianco a Castelreggio “ promossa dal Lions Club Duino Aurisina con la collaborazione del Lions Club Trieste Host, Lions Club San Giusto e Lions Club Trieste Europa, l’ Ajser 2000 e il Gruppo Ermada Flavio Vidonis capitanato da Massimo Romita.

“Dopo l’iniziativa di aprile che ci ha permesso di contribuire al progetto con un primo versamento di 1500 euro – ha affermato il presidente del Lions Club Duino Aurisina Tullio Maestro – abbiamo colto l’esigenza delle famiglie dei bambini partecipanti il progetto “Vento Inclusivo” organizzando insieme ad altri club ed associazioni, a cui va un sentito ringraziamento, una nuova iniziativa grazie alla gentile disponibilità del direttore dello Stabilimento di Castelreggio Stefano Raso”.

“Abbiamo ritenuto doveroso cercare di ritrovare quelle risorse necessarie – ha ribadito Lidia Strain ideatrice della iniziativa – per arrivare alla somma necessaria per permettere a quanti più bambini di svolgere questo importante progetto di inclusione già da quest’anno”.

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Il progetto

Vento Inclusivo”: è’ questo il nome del progetto presentato dagli organizzatori, la Società Nautica Pietas Julia e l’associazione di promozione sociale “Al Centro di Sé”.

Il progetto, ideato su iniziativa di Sara Iugovaz, istruttrice della Società Nautica Pietas Julia e mamma di Carlo, un bambino speciale seguito proprio dall’associazione partner, è stato sperimentalmente avviato nel 2022 portando un bambino a partecipare ai corsi di vela estivi organizzati nella baia di Sistiana, seguito da due tecnici del comportamento specializzati in analisi comportamentale applicata (ABA), ed a beneficiare della socializzazione con un gruppo eterogeno di bambini. Dato il successo di questo progetto pilota, i promotori hanno lavorato l’anno seguente al fine di valutare l’impegno organizzativo ed economico necessario per rendere questo progetto strutturale.

E’ Diego Cenetiempo papà di Carlo, il primo bambino a partecipare all’iniziativa, a raccontarci l’esperienza dal punto di vista delle famiglie: “Molti bambini con diagnosi di disturbo dello spettro autistico, durante l’anno scolastico beneficiano di una serie di interventi educativo-riabilitativi al fine di implementare le loro abilità cognitive e sociali. L’intensità di tali interventi viene però ridotta nel periodo estivo a causa della pausa scolastica o delle ferie degli operatori a loro dedicati ed in tal caso, le famiglie necessitano di riorganizzare i loro impegni inserendo i bambini nei centri estivi comunali o privati. Le possibilità esperienziali però per questi bambini sono ridotte, perché spesso non vi è personale specializzato o sufficiente a sopperire le loro necessità”.

Noemi di Nardo, presidente dell’Associazione dal Centro di Sé, spiega come è organizzato il progetto: “le attività di vela si svolgeranno nell’arco di tutta la giornata ed i momenti in barca si alternano ai momenti ludici in spiaggia. Durante le attività in barca saranno organizzati dei giochi inclusivi al fine di stimolare i bambini a conoscere i principi della barca a vela ed al reciproco aiuto. Il bambini con autismo avranno la possibilità di apprendere abilità e vocaboli nuovi inerenti alla barca e abilità sociali utili anche per la vita quotidiana, mentre gli altri bambini impareranno a rapportarsi ed a conoscere il mondo dell’autismo accrescendo la loro empatia”.

Luca Ambrosio, responsabile per la Pietas Julia del progetto, continua: “La motivazione che ci ha ispirato nel portare avanti questa iniziativa è legata alla nostra visione di formazione sportiva, dove l’obiettivo non è finalizzato soltanto alla ricerca del campione che può emergere tra i tanti, ma tramite la pratica dello sport della vela, all’insegnamento di una scuola di vita, di formazione della propria identità, di ricerca della propria personalità, di sviluppo della consapevolezza nei propri mezzi, di sviluppo dell’empatia, valori che riteniamo fondamentali per la  crescita dei ragazzi che fanno parte delle nostre squadre. Riteniamo che i muri che rendono la diversità emarginazione, crescano sulle radici della paura, dell’ignoranza, della non conoscenza. Un modo per abbattere questi muri e sradicare le radici su cui crescono, è quello di dare ai nostri ragazzi l’opportunità di conoscere, abbattere gli stereotipi, vivere la diversità trasformandola in empatia ed inclusività, per crescere insieme”.

Per l’estate 2024 la collaborazione tra le due società si è strutturata con l’obiettivo di ampliare l’offerta, considerando un numero congruo di tecnici specializzati e di tirocinanti in supporto, prevedendo inizialmente per ciascun bambino una valutazione dei bisogni e l’impostazione di una programmazione individualizzata, e possibilmente grazie al supporto di enti, associazioni ed il contributo dei privati, riuscire ad erogarlo a titolo completamente gratuito ai partecipanti.


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