Attualità

Caso Coatti, la svolta e la “casa degli orrori” dove fu fatto a pezzi

di Angelo Vitale -


Novità e una possibile svolta sul caso di Alessandro Coatti, il biologo italiano di 38 anni ucciso in Colombia: la sua morte sarebbe avvenuta dopo che era caduto vittima di una trappola, adescato su un sito di incontri, presumibilmente la piattaforma Grindr frequentata dagli appartenenti alla comunità Lbgtq, dai membri di una banda specializzata in rapine ai danni di turisti stranieri. Coatti, arrivato a Santa Marta il 3 aprile scorso, sarebbe stato attirato in una trappola, rapito, drogato (forse utilizzando la scopolamina), e infine assassinato e fatto a pezzi, probabilmente un espediente per deviare le ricerche investigative sulle piste dei gruppi paramilitari della zona che sono soliti utilizzare queste tecniche ferocemente criminali. I resti di Coatti furono trovati in diversi punti della città nei giorni successivi.

Le autorità colombiane avrebbero identificato quattro persone formalmente ricercate e individuato la casa dove si sarebbe consumato il delitto, un’abitazione abbandonata nel quartiere San José del Pando, che presenta numerose tracce di sangue, già ribattezzata sulla stampa ,locale la “casa degli orrori”. La polizia ritiene che si tratti di un gruppo organizzato esperto in estorsioni e rapine tramite adescamento su app di incontri e avrebbe pure svolto perquisizioni rinvenendo e sequestrando alcuni telefoni cellulari, tra i quali quello del biologo italiano, in possesso di una donna.

Coatti, laureato con il massimo dei voti alla Scuola Normale Superiore di Pisa e con un master all’University College London, era residente a Londra dal 2017 e si trovava in Colombia per un viaggio solitario tra studio e volontariato. La sua scomparsa fu seguita con apprensione dalla famiglia, che lo monitorò tramite Google Maps fino a perderne le tracce.

Il movente del brutale omicidio sembra, insomma, legato a una rapina degenerata, non a legami con attività criminali o narcotraffico, come a suo tempo sottolineato e ipotizzato dalle autorità locali.


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