Politica

L’estate bollente del M5s, Casaleggio jr accusa: “Conte? Le scuse sono finite”

di Giovanni Vasso -


L’estate più calda del M5s: Davide Casaleggio torna all’attacco di Giuseppe Conte. E lo fa dalle colonne de La Stampa a cui ha rilasciato un’intervista condita da veleni e accuse all’indirizzo dell’ex premier, oggi capo politico del Movimento che il padre di Davide ha contribuito a fondare. Per Casaleggio junior, Conte “non è l’uomo giusto”. Anzi, rivendica di non “aver mai pensato” che lo fosse: “Ha collezionato un insuccesso dopo l’altro, dando la colpa prima a Luigi Di Maio, poi a Beppe Grillo. Adesso le scusanti sono finite. Il Movimento non ha più un obiettivo. È rimasta solo la gestione del potere, l’unica cosa di cui si discute sono le regole interne”. Accuse pesanti. Per una gestione Conte che, se non è fallimentare secondo Casaleggio, poco ci manca. Così come gli elettori, sempre meno all’appello e pronti a rifugiarsi nell’astensione: “Progetto politico? Se è rimasta solo la gestione del potere non è più utile. I pilastri sono venuti meno, penso alla battaglia contro il finanziamento pubblico ai partiti, nel 2013 rinunciammo a 42 milioni di euro – afferma Casaleggio – . Penso sia necessario avere un obiettivo che vada oltre la sopravvivenza, oggi questo obiettivo non esiste, l’unica cosa di cui si discute sono le regole interne per far contento qualcuno. Ma non è mai stato questo l’obiettivo del Movimento 5 stelle che abbiamo creato”. La vicenda si inquadra nello scontro tra lo zoccolo duro e il nuovo corso del M5s. In pratica, Beppe Grillo contro Giuseppe Conte. Lo scontro è al calor bianco, al punto che Casaleggio s’è attirato la critica nemmeno troppo velata della governatrice della Sardegna Alessandra Todde: “Trovo poco interessante commentare le dichiarazioni rilasciate da chi non ha più nessun ruolo e nessun peso all`interno del M5s. Casaleggio, nonostante si dichiari enormemente distante dal M5S, continua imperterrito a commentare tutto ciò che facciamo. Una sorta di ossessione”, ha affermato proprio a La Stampa: “Non so chi le abbia detto che il gruppo parlamentare non è compatto, anzi. E non ho visto nessuno mettere in discussione il ruolo di Conte. Chi lo ha fatto non è più iscritto e i commenti esterni dei soliti nomi lasciano il tempo che trovano. Il M5s sta avviando una nuova fase, una costituente ad ottobre che sarà animata dai nostri iscritti, dagli eletti, da tanti giovani e tante donne. Il processo costituente sarà ampio e partecipato, rimettendo al centro le persone. Le scissioni le lasciamo al passato, sono cicatrici che servono a ricordarci che certi errori è meglio non ripeterli. Ora è il momento di cambiare passo ripartendo proprio dai temi”.


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