Carlo Fumo racconta: “Ecco l’ingrediente segreto di Pizza Girls”
Dietro il successo di Pizza Girls, trasmissione che già sta andando in onda su Rai Italia e RaiPlay e che da sabato 20 aprile alle 15 arriva anche su Rai Premium, c’è il talento di Carlo Fumo. Ideatore, regista e produttore, è stato il primo a credere in un programma che continua a ottenere sempre maggior successo. Per l’occasione Fumo, che di recente ha raccolto grandi consensi anche con il format Tu vuo’ fa’ l’ammericano prodotto dalla Italian Movie Award, si racconta a L’Identità.
Carlo, come nasce PizzaGirls?
Quando ho immaginato per la prima volta il mondo di PizzaGirls, avevo in mente non solo un programma televisivo, ma un vero e proprio movimento culturale. PizzaGirls vi mostrerà e racconterà la cristallizzazione di quel sogno: un progetto cross-mediale che vuole diventare un simbolo di empowerment, innovazione e tradizione femminile nel mondo della pizza e del food in generale. Questo progetto è il frutto di un viaggio intenso e appassionante nel mondo della pizza, vissuto e raccontato attraverso gli occhi delle donne che ne sono le vere protagoniste. Duro lavoro, creatività e dedizione di queste straordinarie maestre pizzaiole, le quali, con le loro mani sapienti, danno vita a piatti che sono veri e propri capolavori culinari.
È stato semplice far prendere forma al progetto?
Questo viaggio è stato tutto fuorché semplice. Sfidare gli stereotipi di genere nel cuore dell’Italia, patria indiscussa della pizza, ha richiesto coraggio e tenacia. Le storie che ho scoperto lungo questo cammino hanno rivelato un mondo di creatività, passione e innovazione che mi hanno dato ispirazione e che meritavano di essere raccontate. Ogni visita nelle pizzerie gestite dalle nostre protagoniste era una nuova avventura: tra impasti che lievitano sotto le mani sapienti e forni che raccontano storie di tradizione e innovazione. Il processo creativo dietro ogni menù, ogni ricetta, ogni storia, è stato guidato dalla volontà di trasmettere l’essenza autentica di ogni pizzaiola, la loro inesauribile passione.
È vero che hai dedicato questo programma a una donna che per te è davvero speciale?
Sì, a mia nonna, perché la pizza, nel mio cuore e in questo progetto, è donna, così come lo è stata la mia prima maestra di vita.
Un desiderio legato a PizzaGirls?
Spero che questo progetto possa ispirare non solo gli appassionati di cucina ma chiunque creda nel potere del cambiamento e nell’importanza dell’uguaglianza di genere. Spero che le storie di queste donne straordinarie possano accendere una scintilla nei cuori di molti, promuovendo una visione più inclusiva e innovativa del mondo culinario e in particolare quello della pizza. Guardando al futuro, posso garantirvi che PizzaGirls non si fermerà qui…
Ci regaleresti qualche anticipazione?
La visione è quella di un progetto cross-mediale che possa espandersi in vari settori oltre quello televisivo, dal franchising della ristorazione alla formazione con la nascita di PizzaGirls Academy, da eventi dedicati a nuovi progetti editoriali sia online che offline.
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