Attualità

Hot parade

di Redazione -


Sale: Carlo Calenda. Voleva essere un duro, il leader dei Volenterosi italiani, ma non gli dà retta nessuno. L’appello europeista-fanfar-armigero di Carlo Calenda a Forza Italia, Più Europa e frattaglie centriste cade, pesante come un dazio, tra fischi e pernacchie. Magi gli rimprovera anche solo di aver osato dialogare con Meloni, Gasparri gli ha già fatto sapere che è meglio se corre a farsi un giro chissà dove. Non gli resta che l’Eurovision, se proprio ci tiene a essere un duro, ma noi continuiamo a tifare Lucio Corsi. Alé.

Stabile: Marine Le Pen. A Parigi si son bevuti la Le Pen. La notizia (vera) è semmai perché, finora, non l’avessero ancora fatto. Marine è finita al centro di pasticciaccio che potrebbe costarle la candidatura alle presidenziali in Francia. Cinque anni, dicesi cinque, di impresentabilità, incandidabilità al netto di quale ricorso per via giudiziaria. Siamo pur sempre in democrazia, no? La cosa più consolante però è capire che l’Italia è stata un laboratorio politico per il mondo intero. E pensare che ci siamo sempre ritenuti antiquati, noi italiani che la via giudiziaria alla politica l’abbiamo inventata.

Scende: Addio Woke. Addio woke. Ai giovani in Gran Bretagna gli è passata l’ecoansia, la preoccupazione non è più l’ambiente né l’internet troppo cattivo in cui ognuno dice ciò che vuole, no. I giovani sudditi di sua maestà britannica hanno paura, anzi il terrore, di non trovare lavoro, di finire poveri e sfruttati, precari per tutta la vita. Benvenuti nella realtà, ragazzi e, soprattutto, bentornati nel mondo reale a voialtri sondaggisti.


Torna alle notizie in home