di FABIRZIO MARRAZZO e MARINA ZELA
Cara Elly, da sempre sosteniamo che essere, donna , lesbica e di sinistra non deve per forza ricalcare nessuno steriotipo. Ma fra “volersi bene” ed avere un aspetto gradevole e il rendere pubblico, su una rivista patinata, ci si perdoni con una certa compiacenza, di essersi affidate ad una costosa personal shopper, per curare la propria immagine, c’è di mezzo un mare di contraddizioni politiche e sociali. In oltre 50 anni di movimento LGBT+, molte persone prima e poi noi come attivisti e come fondatori del Partito Gay LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale, abbiamo lottato e lottiamo per dare a tutte e tutti la libertà di essere se stessi, quando e come si vuole senza dover seguire alcuno stereotipo che la società ci vuole dare. Ti ricordiamo Agrado, donna trans, del film di Almodovar, diceva “Una è più autentica quanto più assomiglia all’idea che ha sognato di se stessa”. Pertanto ti suggeriamo, da donna bisessuale, che il cambiamento non si fa cercando di uniformarsi a quello che gli altri vorrebbero per noi, ma di seguire quanto diceva Agrado, per non gettare via le lotte fatte da molti di noi, con un colpo di spugna. Elly, ti invitiamo a pensare anche a tutte quelle lavoratrici che percepiscono un salario orario di euro 2.50, e che vivono di precarietà, e di mostrare a loro un po’ di empatia (Meloni dichiarava di avere da sempre la stessa parrucchiera a Garbatella). Come neosegretaria ti sei presentata come portavoce di un nuovo modo di vivere, sollevando la bandiera dell’ecologia e dei diritti. Ti rendi conto che le tue dichiarazioni potevano essere di supporto alla comunità LGBT+ se solo rivendicavi la libertà di essere te stessa? O di quanto potrebbero essere d’ausilio la tua visibilità e le tue dichiarazioni per l’economia circolare, piuttosto che all’armocromia? Dichiarare, ad esempio, di acquistare vestiti che ti piacciano (non per rispetto dei protocolli) e magari fabbricati con il riciclo dei tessuti per ridurre lo sfruttamento di materie prime, i trasporti e l’effetto serra, la produzione di fibre, il consumo d’acqua e di energia, nonché l’utilizzo di prodotti chimici? Eppure sono passati due mesi da quando hai vinto le primarie, anche grazie alla tua piattaforma sui diritti e sul piano ambientale in cui invitavi a modelli riduttivi dello “spreco”. Quindi cara Schlein vestiti pure elegante, ma abbi rispetto per le idee per le quali hai chiesto il voto alle primarie.