Attualità

Caos Ferrovie: un guasto al giorno toglierà Salvini di torno?

di Eleonora Ciaffoloni -


Caos Ferrovie: un guasto al giorno toglierà Salvini di torno? Da sabato a oggi migliaia di passeggeri si sono trovati alle prese con ritardi e cancellazioni mentre dal ministero tutto tace

Un guasto ferroviario al giorno non toglie il ministro di torno, ma poco ci manca. Ormai da sabato sembra essersi aperto un buco nero sulla rete ferroviaria italiana. Dal guasto del nodo di Milano all’inizio del weekend fino ai disagi di inizio settimana – tra Roma-Napoli, Roma-Firenze e nella tratta, per maltempo, tra Salerno e Reggio Calabria – il Paese è stato bloccato per ore: i passeggeri hanno atteso per centinaia di minuti (anche fino a 400, che sono sei ore e mezzo) e molti sono rimasti a piedi. La soluzione di Trenitalia di sabato è stato “non predere il treno” mentre dal ministero non è volata una mosca. Ma quel che trapela dalla sede della poltrona di Salvini è l’idea, partorita insieme al suo vice Rixi, di un progetto per le ferrovie che vedrebbe la diminuzione delle corse del 15% in modo da rendere “puntuali” quelle che rimangono. Una soluzione probabilmente migliore di quella che faceva partire i treni in anticipo per farli arrivare in orario. Eppure, l’ipotesi è al vaglio (non ancora del Governo) per poter driblare i cantieri attivi e la saturazione della rete. No, il ministro non se la sta passando benissimo, considerando anche che le opposizioni – in prima linea Renzi, Schlein e Bonelli – chiedono a gran voce le sue dimissioni e i suoi alleati rimangono in silenzio. In ogni caso, lasciare il Mit non significherà coronare il suo sogno di tornare al Viminale.


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