Esteri

Canada: ecco perché Trudeau è a picco nei sondaggi

di Martina Melli -


Questo mese di settembre, gli indici di gradimento di Justin Trudeau sono scesi al minimo degli ultimi tre anni, con il 63% dei canadesi che non appoggia minimamente l’operato del proprio primo ministro, al potere da ben 8 anni. E mentre il Paese si prepara alle elezioni nel 2025, la vecchia popolarità di Justin Trudeau sembra lasciare il posto al candidato dell’opposizione conservatrice, Pierre Poilievre.

Trudeau, agli occhi dell’opinione pubblica, non ne sta azzeccando una: ha preso una serie di decisioni che lo hanno portato (da solo) a inimicarsi l’India, una delle economie in più rapida crescita del mondo. La scorsa settimana infatti ha accusato il governo indiano di un presunto coinvolgimento nell’omicidio del leader sikh, Hardeep Singh Nijjar. E, come ha spiegato Campbell Clark – giornalista del quotidiano Globe and Mail – la spinosa querelle diplomatica con Nuova Delhi “lo ha allontanato da molte questioni interne”.

Ha aumentato la tassa sul carbonio mentre l’inflazione richiedeva tassi di interesse più alti; ha speso miliardi per il welfare aziendale e il gasdotto Trans-Mountain, costato oltre 30 miliardi di dollari. I liberali Canucks non sono contenti degli alti costi alimentari, della mancanza di case e affitti a prezzi accessibili e delle tassazioni ormai alle stelle. Mentre il popolo lotta con tutto questo, il serial killer più famoso della nazione, Paul Bernardo, è stato trasferito in una prigione di media sicurezza, suscitando l’indignazione generale.

Dopo che venerdì, il governo federale ha annunciato l’invio di centinaia di milioni di dollari in aiuti all’Ucraina, i canadesi sono insorti sulle piattaforme social. In molti hanno espresso rabbia e frustrazione nei confronti di una decisione che guarda all’estero, dimenticando che in patria i cittadini stanno affrontando una grave crisi abitativa, l’aumento dei costi alimentari e un’assistenza sanitaria instabile.

Da poco, l’ultimo impasse istituzionale: Yaroslav Hunka, 98 anni, di origini canadesi-ucraine, è stato riconosciuto dal Parlamento canadese come un eroe di guerra, poco prima di rivelarsi un veterano appartenuto a una divisione nazista nella seconda guerra mondiale. Durante la premiazione, l’uomo è stato accolto con una standing ovation ella Camera dei Comuni e l’applauso commosso di Zelensky e Trudeau. Il Presidente della Camera, Anthony Rotasi, è scusato pubblicamente e ha ritrattato le onorificenze.

 


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