Avanzi

Campi Flegrei, scosse e parole in libertà

di Angelo Vitale -


Campi Flegrei: sciami sismici, scosse più forti. Preoccupazione, ansia, timori e migliaia di parole in libertà. La lingua tagliente di Matteo Renzi attacca il ministro della Protezione civile Nello Musumeci: “Meloni gli metta il silenziatore” ma la corsa a chi sta di più sopra le righe ha decine di concorrenti.

Il sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni, dopo le scosse, vuole il sisma bonus: “Continueremo a perseguire questa strada”. Non lo impensieriscono le notizie che da mesi illustrano un buco di 160 miliardi per lo Stato a causa di quello più rilevante, il Super. Non crede ai suoi occhi il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel trovarsi così a suo agio considerando “ragionevoli” le richieste dei sindaci, a fare istanza per una manovra che sia concertata anche tra chi ha opinioni politiche diverse. Variegate e improntate al dinamismo più sfrenato, le altre dichiarazioni dei primi cittadini. Quello di Napoli, Gaetano Manfredi, si dice custode di esperienza nell’aver “gestito terremoti” e, mentre in molti – anche a Palazzo Chigi – si chiedono se il territorio abbia fatto prove di evacuazione, sul tema minimizza: “Di piani di evacuazione ne abbiamo già tanti, il problema non sono quelli. Il problema è la gestione dell’ordinario”. Si riferisce al bradisismo, l’innalzamento della terra che gli scienziati dicono non si fermerà.

Manfredi chiede ” dai 500 ai 700 milioni per strade, reti di fognature, servizi idrici e interventi previsti in passato e mai realizzati”. Non sia mai che a qualcuno venga in mente di fare una domanda: Mai realizzati da chi?

Il sindaco di Bacoli, Josi Della Ragione, ex 5Stelle e ambientalista, ha la “sua” soluzione: una manovra urbanistica con 350 nuove case. Poco importa che nel Comune, dai ’70 ad oggi, la popolazione sia cresciuta da 10mila a 30mila abitanti. Uno spicchio di quei 5/600mila cittadini che il geologo Mario Tozzi, divulgatore tv per antonomasia, dice dormire su un supervulcano” in sonno e tappato quasi ovunque dal cemento. Musumeci prova a dire la sua: “La gente sa dove vive”, o quasi. Non l’avesse mai detto. Giuseppi Conti grida che il governo non pensa ai poveri. Poveretti, quei 600mila: un po’ di silenzio forse li aiuterebbe.


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