Ambiente

Campi Flegrei, le richieste di De Luca. Musumeci in audizione: Vieteremo di costruire ancora

di Angelo Vitale -


Campi Flegrei, la giornata in cui la questione è stata affrontata nel corso di un’audizione del ministro della Protezione civile Nello Musumeci alla Commissione Ambiente della Camera è cominciata con le parole della premier pubblicate dal Mattino: “Il governo sta seguendo con molta attenzione ciò che sta succedendo nell’area flegrea. Il ministro Musumeci, insieme alla Protezione civile, alle autorità locali e ai sindaci coinvolti, si sta occupando del dossier ed è al lavoro per definire le norme e individuare le risorse. La priorità assoluta è garantire la sicurezza dei cittadini”.

Poi, le istanze del governatore della Campania Vincenzo De Luca: “Mi aspetto che il governo nazionale faccia il suo dovere, perché in questo momento la nostra Protezione Civile campana e i vigili del fuoco non ce la fanno più numericamente”, aggiungendo: “Nei Campi Flegrei abbiamo problemi seri. Sottolineanche che “Lo stato di mobilitazione è lo stato intermedio rispetto allo stato di emergenza. C’è bisogno di risorse che non ci sono ancora oggi, non c’è nulla. E c’è bisogno della collaborazione nazionale, perché le forze che abbiamo impegnato non ce la fanno più, mi riferisco non solo ai tecnici che devono fare i sopralluoghi su un migliaio di abitazioni, ma anche all’insieme delle forze impegnate della protezione civile”.

Da Musumeci, a Montecitorio, sono arrivate le conferme dei propositi già illustrati giorni fa: “La decisione del governo è quella di inserire nel prossimo provvedimento il divieto assoluto a ogni altra realizzazione di cubatura per edifici abitativi in quell’area. E’ già stato un crimine avere consentito in quell’area negli ultimi 70 anni l’insediamento di oltre 80mila persone”.

E poi: “Stiamo ipotizzando alcune iniziative, compresa quella di sostenere il cittadino che voglia delocalizzare. Su questo tema il governo ancora non ha definito l’esame, è probabile che sarà affrontato subito dopo il varo del secondo provvedimento”.

Intanto, ad audizione in corso, arrivavano dalla Campania le notizie sulle verifiche tecniche dei vigili del fuoco partite il 20 maggio. Quasi 900 edifici controllati. Ad oggi sono state svolte 897 verifiche di stabilità su edifici dal personale del Corpo nazionale: 360 effettuate dalle squadre di soccorso e 537 quelle completate da funzionari esperti nella valutazione di dissesti statici.

Sempre dalla Camera, infine, le ultime considerazioni di Musumeci: “Il fenomeno bradisismico già negli ultimi anni ha manifestato la sua capacità, perché dal 2005 il suolo si è sollevato di oltre un metro mentre il fenomeno sismico è caratterizzato da uno sciame che si ripete ormai da mesi, potrebbe durare anni o esaurirsi senza alcune evoluzione, potrebbe evolvere”.

E, sempre in audizione: “La commissione Grandi rischi, che nelle ultime settimane si è già riunita due volte su invito del nostro Dipartimento, ha mantenuto l’allerta gialla pur sollecitando la massima attenzione allo svolgimento delle esercitazioni e del pieno coinvolgimento nella fase preventiva della popolazione ricadente in quell’area, circa 80mila abitanti, ma nell’area ristretta definita d’intesa con la comunità scientifica gli interessati sarebbero circa 35mila”.


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