Camere riunite per la commemorazione di Papa Francesco
Scranni dell’emiciclo e banchi del governo gremiti ieri a Montecitorio in occasione della seduta delle Camere riunite per la commemorazione di Papa Francesco. La celebrazione si è aperta con l’intervento del presidente della Camera, Lorenzo Fontana, che ha ricordato come la “sua instancabile vocazione al dialogo lo ha condotto dove nessun altro Pontefice era mai giunto. Francesco è stato, infatti, il primo Papa a partecipare a un vertice del G7, a incontrare un Patriarca di Mosca, a recarsi in Iraq”, ha aggiunto il numero uno di Montecitorio. Anche il presidente del Senato, intervenuto subito dopo, ha posto l’accento su quello che potremmo definire un primato di Bergoglio, “la sua inaspettata visita in Senato. La prima volta di un Papa a Palazzo Madama dove venne per rendere omaggio al presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano. Fu un commovente momento di grandissima umanità ma anche di grandissima semplicità, e allo stesso tempo fu anche però un gesto di enorme significato istituzionale”, è stato il ricordo di La Russa. Dopo il minuto di silenzio terminato con il tintinnio della campanella agitata dal padrone di casa Lorenzo Fontana, al quale ha fatto seguito un lungo applauso da parte dei presenti in Aula e nelle tribune, ad intervenire sono stati per lo più i big, ovvero i leader dei partiti o i presidenti dei gruppi parlamentari. La scelta del nome Francesco effettuata da Bergoglio al momento dell’investitura come Santo Padre – un unicum nell’elenco dei 266 nomi di quanti si sono susseguiti al Soglio pontificio – la sua attenzione agli ultimi e l’instancabile impegno per la pace, in Ucraina come in Medio Oriente, sono stati gli argomenti maggiormente toccati nel corso della commemorazione. Non sono però mancati riferimenti a temi come l’omosessualità – sebbene in chiave contrastante – che nel corso del proprio pontificato Francesco ha avuto modo di affrontare sia come fenomeno interno che esterno alla Chiesa, o alla ritrovata attenzione negli ultimi 12 anni al ruolo delle donne nella compagine ecclesiastica, ben evidenziato da Benedetto Della Vedova.
A chiudere la commemorazione è stato l’intervento della presidente del Consiglio Giorgia Meloni che si è soffermata su come Francesco “sapeva che con la sua voce poteva restituire voce a chi non ce l’aveva, e lo ha fatto anche rompendo gli schemi”. Forse proprio per questo “il Papa venuto da lontano è riuscito ad arrivare fin dentro al cuore delle persone”, ha aggiunto la premier.
Torna alle notizie in home