Napoli

Caivano, Piantedosi: “Togliere le armi ai giovani”

di Cristiana Flaminio -

MATTEO PIANTEDOSI MINISTRO


Caivano, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi punta a disarmare i minori. E non soltanto loro. In un’intervista a Il Messaggero, il titolare del Viminale ha fatto il punto della situazione e ha promesso che l’operazione ad alto impatto di ieri non rappresenta che il primo tassello di una strategia nuova. Che, però, non punta solo sulla repressione. Ma che vuole investire anche, se non soprattutto, sul piano sociale e culturale.

E da Caivano, Piantedosi punta a riportare lo Stato nelle periferie abbandonate. “L’operazione di polizia non può essere l’unico strumento di intervento, ma bisogna offrire nuove e migliori opportunità ai giovani del territorio, servono risposte sul piano sociale, educativo, culturale, delle infrastrutture sportive. Caivano è un primo passo”, ha affermato il ministro. Che ha aggiunto: “La violenza giovanile va contrastata, oltre che con prevenzione e repressione, sul piano della formazione di un compiuto senso civico”. Napoli piange la morte di Giogiò Cutolo, il musicista dell’Orchestra Scarlatti Young ammazzato a pistolettate in pieno centro, a pochi passi da Palazzo San Giacomo, sede del Comune, per un parcheggio. Da un 16enne. “Ci sono giovani che impugnano le armi e le usano per motivi futili, senza alcun rispetto per la vita altrui – ha sottolineato Piantedosi -. E il governo è al lavoro per varare al più presto un pacchetto di misure per garantire più sicurezza nelle nostre città. Il contrasto al fenomeno crescente e preoccupante dell’uso di armi da parte di giovanissimi è sicuramente uno dei temi. C’è in corso un confronto costruttivo all’interno del governo per introdurre norme sempre più efficaci sul piano sia della prevenzione che della repressione, coniugando l’assoluta esigenza del recupero del minore con l’altrettanto importante necessità di garantire la sicurezza pubblica”.


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