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Bye bye Ecobonus, Urso apre a riconvertire l’automotive in difesa e aerospazio

di Giorgio Brescia -


Bye bye Ecobonus. “Non rinnoveremo più l’Ecobonus, inefficace su scala nazionale. Abbiamo chiesto per primi all’Europa che un piano incentivi alla domanda sia realizzato, invece, a livello europeo che incentivi in modo omogeneo e costante l’acquisto di veicoli ecologicamente sostenibili, non necessariamente elettrici, e questa nostra indicazione si sta facendo strada a Bruxelles”. È quanto ha affermato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso al Tavolo Automotive svoltosi a Palazzo Piacentini. Una netta inversione di rotta, in linea con quanto l’esecutivo – fin dalla sua costituzione dopo la vittoria del centrodestra alle politiche nel 2022 – ha promosso sui tavoli europei.

“Per quanto ci riguarda, le risorse pubbliche a cui Stellantis ha deciso di rinunciare – ha aggiunto Urso -, andranno prevalentemente al sostegno degli investimenti delle imprese della componentistica anche ai fini della diversificazione produttiva”.

“Siamo un governo responsabile – ha aggiunto, spiegando che obiettivo del governo “è mettere in sicurezza le imprese e tutelare i lavoratori. Per questo incentiviamo le aziende della filiera automotive a diversificare e riconvertire le proprie attività verso settori ad alto potenziale di crescita, come la difesa, l’aerospazio, la blue economy e la cybersicurezza”. Precisando pure l’annuncio dell’insediamento di un tavolo specifico con le imprese e le Regioni per gestire questa transizione industriale, al fine di sviluppare filiere produttive in settori dove l’Italia vanta già eccellenze riconosciute a livello nazionale ed europeo. Una sfida ambiziosa e difficile che però, è una novità, taglia corto con ogni strategia condizionata alle linee di indirizzo finora affermate in Europa. Mentre già c’è stato il taglio significativo del Fondo Automotive, ridotto da 8,7 miliardi di euro a 1,2 miliardi di euro per i prossimi sei anni.


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