Bruxelles, ucciso l’attentatore: era stato a Genova e Bologna, caccia ai complici
La procura federale belga ha annunciato la scoperta di un uomo a Bruxelles, sospettato di essere l’attentatore che ha colpito ieri nella capitale belga. Il portavoce della procura, Eric Van Duyse, ha precisato che il fermo del sospetto è avvenuto a Schaarbeek,. “La polizia ha aperto il fuoco”, ha aggiunto. L’uomo deve ancora essere formalmente identificato. E’ poi morto durante il tragitto dell’ambulanza verso l’ospedale.
Un’arma che assomiglia a quella usata nell’attentato di ieri sera a Bruxelles era stata trovata nelle perquisizioni condotte dalla polizia. Lo riferisce la procura federale belga citata da Rtbf. All’emittente risulta che siano state rinvenute diverse armi nelle perquisizioni a Schaaerbeck, anche in un parco nelle vicinanze.
L’uomo fermato, secondo ‘Sudinfo’, sarebbe effettivamente Abdesalem L., il 45enne tunisino ricercato per l’attentato di Bruxelles. L’arresto seguito allo scontro a fuoco sarebbe avvenuto nei pressi dell’abitazione del sospetto a Schaerbeek, perquisita poco prima dagli agenti di polizia.
Il sospetto, ferito a Bruxelles durante uno scontro a fuoco con la polizia, è morto mentre veniva ricoverato in ospedale. Secondo alcune fonti, sarebbe in corso una caccia a due persone, considerate suoi complici.
L’attentato in Belgio, intanto, ha messo in allarme la vicina Francia. Il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin conferma che al momento le autorità francesi “hanno un’attenzione particolare per la frontiera belga”, a seguito dell’attentato di ieri a Bruxelles compiuto da un individuo tuttora in fuga. Intervenendo su Rtl, il ministro ha spiegato tuttavia di non disporre “di informazioni secondo cui si dirigerebbe verso la Francia”. “Dal momento in cui siamo venuti a conoscenza del fatto che c’era stato un attentato – ha aggiunto – abbiamo rafforzato la frontiera con i nostri amici belgi. Abbiamo moltiplicato i mezzi, rafforzato gli effettivi, è stato mobilitato il Raid”. “Lavoreremo con i belgi per coordinare gli arresti”.
L’attentatore, come da lui stesso parzialmente segnalato sui social, era stato negli anni scorsi anche in Italia. Due le città in cui sarebbe stato, Genova e Bologna. Del passaggio di Abdesalem Lassoued nel capoluogo ligure lo stesso tunisino aveva scritto su Facebook. A Bologna, invece, avrebbe abitato sette anni fa, lasciando tracce della sua presenza anche in un rapporto di polizia.
Circa Genova, vi era stato solo due anni fa, e si era fatto fotografare in piazza della Vittoria. Abdesalem Lassoued, il presunto terrorista tunisino che ha ucciso due svedesi in un attentato terroristico a Bruxelles prima di essere ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia, compariva sul suo profilo social, ora oscurato, in alcune immagini da lui pubblicate durante il viaggio in Liguria.
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