Attualità

Bruciò viva l’atleta olimpica Rebecca Cheptegei: ora è morto anche lui per le ustioni

di Angelo Vitale -

L'atleta a Parigi 2024


E’ morto in ospedale cinque giorni dopo la sua vittima: Dickson Ndiema, l’ex compagno della maratoneta olimpica Rebecca Cheptegei che le diede fuoco uccidendola lo scorso giovedì in Kenya, era ricoverato in terapia intensiva dopo aver riportato lui stesso ustioni sul 30 per cento del corpo.

Rebecca aveva solo 33 anni. Mezzofondista e maratoneta di origine ugandese, aveva partecipato rappresentando il suo Paese alle Olimpiadi svoltesi questa estate a Parigi, classificandosi 44esima nella maratona.

Il primo settembre era stata ricoverata in condizioni disperate in ospedale dopo essere stata cosparsa di benzina e data alle fiamme dal fidanzato nella sua abitazione di Trans-Nzoia in Kenia. Da subito il suo stato fu ritenuto dai sanitari critico, aveva riportato ustioni su circa il 75% del corpo. Era poi morta il 5 settembre.

Quel giorno, il fidanzato dell’atleta era arrivato a casa sua con un chiaro intento omicida se non di grave minaccia. Aveva comprato una tanica di benzina e ne riversò il contenuto addosso a lei, dandovi fuoco in una foga che gli è stata poi fatale come lo è stato per lei.

Gli accertamenti e le indagini degli investigatori a seguito del gravissimo episodio li portarono subito ad acquisire notizie dai genitori di Rebecca. I due si dissero convinti del fatto che il litigio e l’uccisione della figlia fossero stati legati al recente acquisto, da parte dell’atleta, di un terreno nella Contea di Trans-Nzoia. Una scelta che aveva fatto per mantenersi vicina ai molti centri di formazione atletica della zona.

Una decisione che aveva già innescato molti contrasti nella coppia. Fu così che l’uomo decise di entrare nell’abitazione di Rebecca mentre lei si era recata con i suoi figli in chiesa. Al suo ritorno lo trovò in casa e scoppiò un nuovo litigio. Poi, da quella tanica da 5 litri, la benzina fu versata su Rebecca e data alle fiamme.


Torna alle notizie in home