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British Party a Marsala: perché celebriamo gli inglesi in Sicilia

di Piero Cascone -


Marsala si prepara ad accogliere, il prossimo 14 giugno, un evento dal carattere unico: il “British Party, una festa culturale pensata per rendere omaggio al legame storico che unisce la città alla Gran Bretagna. Un legame che non è solo economico, ma anche sociale, politico e culturale. Questo articolo, il primo di una rubrica settimanale che ci accompagnerà fino alla data dell’evento, vuole esplorare le radici di questa connessione e i motivi che ci spingono a festeggiare gli inglesi a Marsala. Un intreccio storico di eventi e trasformazioni.

  1. L’epoca di Nelson e il Marsala.
    Tutto iniziò nel 1798, quando l’ammiraglio Horatio Nelson, al comando della Royal Navy per il Mediterraneo, svolse un ruolo decisivo durante i moti filo-francesi che sconvolgevano il Regno di Napoli. Fu Nelson, infatti, a salvare Ferdinando IV di Borbone e la corte reale, trasferendoli da Napoli a Palermo. In quel periodo, la presenza inglese nelle nostre acque diventò sempre più significativa, e con essa il destino del nostro famoso vino. Fu proprio Nelson a sostituire il “grog”, la tradizionale bevanda dei marinai britannici a base di rum, con il vino Marsala, aprendo così la strada al suo successo internazionale. Questo vino divenne non solo un simbolo della nostra terra, ma anche una risorsa economica fondamentale.
  2. Gli inglesi e la prosperità economica.
    Grazie agli inglesi, i commerci di Marsala si ampliarono enormemente. Le famiglie di mercanti britannici come i Woodhouse, gli Ingham e i Whitaker non si limitarono a trarre profitti dal nostro vino, ma contribuirono a modernizzare i metodi di produzione, migliorando la qualità del prodotto e aumentando la ricchezza della popolazione locale.
  3. Oltre il vino: nuove coltivazioni e commerci.
    L’influenza inglese non si fermò al vino. Su loro impulso, si svilupparono coltivazioni innovative come quella del cotone e si ampliò il commercio di risorse strategiche come lo zolfo, le essenze aromatiche e persino l’argento. La capacità della popolazione di Marsala e di gran parte della Sicilia di adattarsi e crescere sotto questa guida portò un benessere diffuso, trasformando l’economia locale.
  4. Dalla politica all’emancipazione.
    Non meno importante fu il contributo inglese sul piano politico. Nel 1812, con il sostegno di importanti famiglie nobili siciliane, Marsala e la Sicilia adottarono una Costituzione liberale ispirata a quella inglese. Questo evento segnò una svolta, ponendo le basi per un passaggio epocale: dalla povertà feudale del Settecento a un Ottocento più prospero e più aperto.
    Un’eredità duratura. Gli inglesi, con la loro imprenditorialità e la loro visione moderna, hanno contribuito a rendere Marsala una città dinamica e capace di affacciarsi al mondo con orgoglio. Celebrare questo rapporto significa ricordare come le interazioni tra culture diverse possano produrre risultati straordinari. Nei prossimi articoli, approfondiremo ciascuno di questi aspetti e racconteremo i dettagli di una storia che merita di essere conosciuta e tramandata. Il 14 giugno non sarà solo una festa, ma anche un’occasione per riscoprire e valorizzare un pezzo importante della identità siciliana. Restate con noi per scoprire di più su questa affascinante connessione tra Marsala la Sicilia e il mondo britannico!

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