Hot parade
Sale: Arrigo Sacchi. Arrigo Sacchi torna in panchina, anzi no. A distanza di 24 anni dall’ultima presenza sulla panca del Parma, l’ex allenatore del Milan e della Nazionale si sarebbe offerto al Monza di Adriano Galliani, il condor derelitto che vivacchia inchiodato all’ultimo posto della classifica di Serie A. Lui, dopo il casino della notizia, è corso ai ripari: “Non sono matto”. Ha spiegato che si è trattato di un equivoco, che lui aveva scritto un messaggino ad Adriano suo ma che di tornare ad allenare non è che ne avesse davvero chissà quanta voglia. C’è da capirlo: Djuric è forte ma non è Van Basten e in squadra non c’è più manco Maldini, Daniele però. Peccato.
Stabile: l’Ai in classe. L’intelligenza artificiale sbarcherà (presto) nelle classi. L’Ue si sta occupando di burocratizzare tutto il burocratizzabile ma, allo stato attuale, due sono le cose che restano ferme: l’Ai non potrà essere usata per sgamare distratti e scocciati mentre invece servirà a sgamare chi copia e chi no. Alla fine, vedrete, finirà (almeno in Italia) come al solito. Si tornerà ai bigliettini e ai ricorsi al Tar. Quelli sì che fioccheranno. Tanto rumore per nulla.
Scende: Hollywood. L’unico film che non si sono inventati, quando la realtà supera la fantasia: “2025-Fuga da Hollywood”. Nessuno vuole stare più in California. Nessuno. Si paga troppo per vivere male e con prospettive di guadagni scarne (per i comuni mortali) e condizioni di vita improponibili. Ma non ditelo ai woke dem, mi raccomando, non svelategli che il loro paradiso, in realtà, è un inferno da cui tutti coloro che possono fuggono. E di corsa, pure.
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