Attualità

Hot parade

di Redazione -


Sale: Romano Prodi. E pensare che, per una vita, lo hanno chiamato Mortadella. Pacioso e pacioccone. Morbidoso e avvolgente. Ma manco per niente, Romano Prodi non si tiene niente, nemmeno una citazione del manifesto di Ventotene e sbrocca, come sognavamo facesse da anni o per meglio dire come abbiamo sognato che facesse anni fa ai tempi in cui c’era da sbrogliare la questione euro-Maastricht. Ma invece di pigliarsela, seppur in maniera postuma, contro qualche burocrate, Romano nostro s’è l’è presa con una giornalista. Pare, chissà, che le abbia addirittura tirato i capelli. Già s’è innescata la video-guerra, parola al Var. Ohibò.

Stabile: cervi zombie. Fermi tutti: dopo la mucca pazza, il pipistrello infetto e il pangolino contagioso sono arrivati i cervi zombie. Soffrono, poveracci, di un morbo del deperimento cronico del cervello che li fa diventare pazzi, aggressivi manco un film horror e poi li uccide. Non contagia gli umani, per ora. Ma le teorie del virus pronto a saltare dal cervo all’orso, dall’orso alla scimmia, dalla scimmia a chissà chi, insomma il calderone dello spillover già bolle..blub..blub…

Scende. Biancaneve. Biancaneve e il solenne flop. L’ultimo film Disney è un caso da ogni parte lo si guardi. La presentazione ufficiale è stata fatta in silenzio, senza giornalisti e pare senza e due primattrici, la colombiana Zegler Pro-pal e l’israeliana Gadot si odino. Al botteghino va maluccio: 87 milioni scarsi. Il destino infame dei kolossal: 270 milioni solo per farlo, primo nel box office ma gli incassi che non sono abbastanza per sperare di rientrare almeno delle spese. Roba da poco. Profumo di flop. Tramonto di woke.


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