Attualità

Hot parade

di Redazione -


Sale: Nostradamus. Passano gli anni. Passano gli uomini, le istituzioni. C’è una sola cosa che non tramonta mai: le profezie di Nostradamus. Re del clickbaiting a 500 e passa anni dalla morte, compulsato e commentato che manco i testi sacri. E poi dice che non c’aveva ragione, il povero Chesterton. Avremmo smesso di credere in Dio solo per credere a qualunque altra cosa, scemenza, link clicca-qui-per-scoprire-la-tua-anima-gemella. Però, lui, è da ammirare: so’ secoli che dice fregnacce e ancora lo stiamo appresso: numero uno. Altro che i nostri politici.

Stabile: Belen Rodriguez. Tutti i salmi finiscono in gloria e tutte (o quasi) le soubrette in declino diventano icone Lgtb-etc-etc. La clamorosa showgirl argentina se n’è uscita, dopo l’ennesimo Tapiro di Striscia, dicendo che è stufa degli uomini e che vuol diventare lesbica. Tanto è bastata per far sorgere l’arcobaleno, per farla diventare reginetta di chissà-ché, per farcela tornare ad amare dopo averle addossato tutte le colpe dei misfatti degli ultimi trentacinque anni: dal rimbambimento generale al surriscaldamento (solo) climatico. Ajò.

Scende: Supercoppa. Supercoppa o cara. Si gioca ancora una volta in Arabia Saudita. Ma stavolta non se ne frega proprio nessuno dello sport-washing, dei diritti umani e via scammellando. I denari son pur sempre denari e la Supercoppa, al di là del pomposo nome, non è altro che una coppettina piccina picciò, un quadrangolare invernale tra le dune. Ok.


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