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Hot parade

di Redazione -


Sale: Iginio Massari. A Carnevale ogni scherzo vale. Epperciò non fatela tanto lunga, alla fine il mercato è quello che vince sempre, anche più dell’amore. E non crucciatevi se l’ineffabile super-chef pasticciere Iginio Massari mette le chiacchiere a cento euro al chilo. Sarà pure marketing, per carità. Ma oggi funziona così. E se c’è qualcuno così ricco, o pazzo, da comprarle che buon pro gli faccia. Il vero problema, semmai, è che le chiacchiere aumentano per tutti.

Stabile: Luca Bizzarri. Ha perso le parole. Eppure, come cantava il grande Ligabue, ce le aveva qua un attimo fa. Epperò le ha perdute. E la pagina è rimasta in bianco. Perciò ha dovuto annullare le serate in teatro. Ammettendo di aver avuto un calo di ispirazione ma consolandosi però con il diventare virale in pochissime ore. Raccogliendo reazioni di ogni genere. Da chi gli dà una pacca sulla spalla virtuale, complimentandosi per l’onestà, a chi lo prende in giro. Tutte reazioni, però, che hanno una sola conseguenza comune: l’hype. Che fa sempre tendenza.

Scende: Gucci. L’attesa non è valsa la candela. Gucci, a detta di tutti (o quasi) gli osservatori alla Fashion Week di Milano, avrebbe fatto meglio a saltare un giro. Perché la collezione presentata a qualche settimana dalle dimissioni del direttore creativo Sabato De Sarno ha dato l’impressione del già visto. Che, nella moda che è sorella della morte, è grave.


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