Hot parade
Sale: Cristiano Malgioglio. Cristiano Malgioglio è “una serva di regime”. Mica lo diciamo noi, ci mancherebbe altro. Lo dicono su Gay.it perché l’artista “a differenza di Madonna che non teme di accusare Trump di fascismo” ha dichiarato che da co-conduttore del Festival di Sanremo al fianco di Carlo Conti “non parlerà di diritti Lgbt”. E giù un atto d’accusa che la metà basterebbe, e che infila la Malgy in un sandwich acidissimo tra Donaldone, quel filoscio Olivié di Putin e Xi Jinping in salsa di DeepSeek. Sacrilegio!
Stabile: Montecitorio. Compagni, dai campi e dalle officine ma, soprattutto, dalla Camera dei Deputati. Se falci e martelli non ce ne sono più, brandite le scope e gli smartphone. I lavoratori dei servizi di pulizia a Montecitorio (e sì che ne devono lucidare e spolverare di cose!) sono in fibrillazione e si dicono sfruttati dai padroni. Che, una volta tanto, non sono i deputati. La vicenda è legata al pagamento di ore di formazione e altre pinzillacchere di orari e soldini, una storia che è stata resa nota dal Fatto quotidiano e che in poche ore ha fatto il giro del web. Domani protestano in piazza, decisi e compatti. Avanti tutta!
Scende: Papa Francesco. Avrebbe proprio bisogno di una benedizione, papa Francesco. Non bastano gli incidenti delle scorse settimane e gli acciacchi che lo tormentano, no. Stavolta lo tradisce anche il bastone ed è stato solo grazie alla solerzia di alcuni collaboratori se non è stramazzato a terra in aula Paolo VI. Per il pontefice è un periodaccio mentre si addensano, ormai da settimane, gli starnazzamenti di corvi, oche e altra fauna avicola che lo vorrebbe vicino alle dimissioni. Se non altro, per smetterla di finire nel mirino di iettatori e menagramo che, evidentemente, sembrano non avere niente di meglio da fare che tirare i piedi a Sua Santità.
*di Simone Donati
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