Hot parade
Sale: Asini. La Russia schiera al fronte l’arma segretissima, la soluzione finale, per marciare sul mondo: gli asini. E i cavalli. Grazie a equini e onidi, i russi garantiscono rifornimenti alle prime linee dribblando l’occhiuta sorveglianza dei droni. La notizia, giunta nelle faconde stanze della Ue, è stata accolta con un qualcerto entusiasmo. Non ci sarà bisogno di svenarsi né di aggiungere ancora miliardi al superpiano militare da 800 ieri e 850 oggi miliardoni di euro. L’Ue, su questo, è tranquilla. Di asini, a Bruxelles, ne è pieno.
Stabile: Vittorio Sgarbi. Forza, Vittorione nostro. Il critico d’arte ha svelato all’inserto Robinson di Repubblica il male che lo ha portato fuori dai radar del dibattito pubblico: “La mia depressione è un treno fermo in un luogo ignoto. La mia attuale malinconia o depressione è una condizione morale e fisica che non posso evitare”.
Scende: Andrea Stroppa. Andrea Stroppa, chi era costui? In Fratelli d’Italia, ormai, è considerato alla stregua di un Carneade qualunque. Col viziaccio di parlare un po’ troppo. Altro che super amico di quell’altro bel tomo di Elon Musk. Il viceministro agli Esteri Edmondo Cirielli lo stanga: “Non ho mai sentito parlare di lui da chi conta in Italia. Può dire ciò che vuole ma credo che sia un personaggio in cerca di autore”. Se lo avesse preso a testate in pubblica piazza gli avrebbe fatto meno male.
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