Economia

Borse europee ancora a picco

di Lino Sasso -


Lunedì nero per le Borse europee, che iniziano la settimana in forte calo, proseguendo il tracollo già registrato venerdì scorso. L’inasprirsi della guerra commerciale lanciata dall’amministrazione Trump, con la conseguente risposta della Cina, ha alimentato timori sempre più concreti di una recessione globale. Molti analisti hanno rivisto al rialzo la probabilità di un rallentamento economico, spingendo gli investitori a dismettere titoli azionari in favore di asset più sicuri, come i titoli di Stato. A Piazza Affari il Ftse Mib perde il 6%, ma il bilancio potrebbe peggiorare ulteriormente, considerando che circa un quarto dei titoli del paniere non ha ancora registrato un prezzo d’apertura. Anche le altre principali piazze europee subiscono pesanti perdite: Parigi cede il 6,15%, Francoforte il 7,1% e Madrid il 4,66%. Nel fine settimana, anche il finanziere Bill Ackman – noto sostenitore di Trump – ha lanciato l’allarme, parlando di un possibile “inverno nucleare economico” e suggerendo alla Casa Bianca di sospendere per 90 giorni i dazi per favorire nuove trattative commerciali. Intanto, Goldman Sachs ha ridotto la stima di crescita del PIL statunitense per il quarto trimestre 2025 allo 0,5% (dal precedente 1%) e ha aumentato al 45% la probabilità di una recessione entro l’anno. Tra i titoli italiani già scambiati, si segnalano pesanti ribassi: Generali perde il 7%, Ferrari il 7,95%, Eni il 6,9%, mentre UniCredit crolla dell’11,27%. Sul fronte valutario, l’euro si rafforza leggermente a 1,1043 dollari, mentre il dollaro arretra a 145,09 yen. Anche le materie prime soffrono: il petrolio WTI scende del 3,61% a 59,75 dollari al barile, mentre il Brent cala del 3,46% a 63,30. Il gas naturale ad Amsterdam perde il 6,4% a 34 euro/MWh. In calo anche l’oro, che scivola dello 0,75% a 3.014 dollari l’oncia. Male anche il Bitcoin, in ribasso del 5% a 74.971 dollari, azzerando i guadagni post-elezione di Trump.


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