Bocciagate, si intravedono le prima avvisaglie giudiziarie. Lente di ingrandimento della Corte dei Conti
Come era prevedibile gli sviluppi del Bocciagate hanno iniziato ad assumere caratteri che esulano sia dalla sfera politica che da quella personale, ovvero iniziano a intravedersi le prime avvisaglie di natura giudiziaria. La magistratura contabile ha infatti puntato la lente di ingrandimento sulla vicenda rispetto alla quale, si apprende dalla Corte dei Conti, “si stanno facendo le valutazioni del caso su eventuali violazioni”, perché di certo la vicenda “non è passata inosservata”. I controlli riguarderanno sia eventuali violazioni sull’utilizzo di denaro pubblico che un possibile danno erariale. Per quanto riguarda il primo aspetto, le versioni del ministro e quella di Maria Rosaria Boccia, infatti, confliggono. Sangiuliano ha a più riprese ribadito di aver pagato di tasca propria ogni spesa relativa agli spostamenti e, in generale, alle trasferte in cui la donna lo accompagnava, mentre quest’ultima sostiene che per quanto di sua conoscenza a pagare era il ministero. Anche l’avvocato di Gennaro Sangiuliano, Silverio Sica, sulla questione dei soldi, precisa che “non ci sono stati neanche per un caffè” per poi annunciare la decisione del ministro di agire “legalmente contro chi lo definisce ricattabile”, come ha sostenuto Maria Rosaria Boccia. “Non ci sono prove che il ministro sia stato ricattato, questo lo escludiamo senza dubbio”, aggiunge il legale garantendo che “non c’è niente di cui il ministro possa essere preoccupato, non deve temere nulla. Questa è una vicenda di natura totalmente privata”. Infine, tra i potenziali risvolti di carattere giudiziario, va considerato l’esposto presentato dal parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli rispetto al quale i magistrati romani dovranno valutare se procedere o meno con delle indagini. Ma il timore più grande legato ai risvolti legali del Bocciagate non è tanto quello giudiziario, perché trova conferma da più parti la convinzione della maggioranza che Sangiuliano non abbia commesso alcun tipo di reato, bensì quello legato alle registrazioni, private probabilmente abusive, di cui Maria Rosaria Boccia potrebbe essere in possesso, coma ha fatto a più riprese intendere. Registrazioni che, in caso di apertura di un fascicolo da parte della magistratura, qualora effettivamente esistessero, potrebbero essere acquisite attraverso i dispositivi della donna e nelle quale potrebbe esserci di tutto e di più.
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