Black Lives Matter Plaza, Washington cancella il murale stradale
Era una sezione di due isolati di strada, divenuta una sorta di monumento cittadino, fotografatissima dai turisti: dopo più di quattro anni scompare da Washington la Black Lives Matter Plaza, un’area pedonale istituita sulla grande scritta colorata in giallo sull’asfalto. “Ci sono persone che bramano di essere ascoltate, di essere viste e di vedere riconosciuta la loro umanità. Abbiamo avuto l’opportunità di inviare quel messaggio forte e chiaro in una strada molto importante della nostra città”, aveva detto il sindaco democratico Muriel Bowser. Ora fa marcia indietro, pressata dai repubblicani che al Congresso ne avevano chiesto la cancellazione. Situato lungo un’area di due isolati della 16th Street NW nel centro della città, il murale presentava le parole “Black Lives Matter” in lettere alte 50 piedi, in giallo e tutte maiuscole.
Come nacque
Le proteste a livello nazionale contro la brutalità della polizia, provocate dalla morte di George Floyd a Minneapolis e di Breonna Taylor a Louisville, si erano svolte per tutta l’estate del 2020.
Già a partire dalla fine di maggio, migliaia di manifestanti pacifici erano scesi nelle strade di Washington per unirsi alla protesta. Il primo giorno del mese di giugno, manifestanti pacifici erano stati accolti con violenza e gas lacrimogeni dalle forze federali tra Lafayette Park e la chiesa di St. John, vicino all’attuale sito della piazza.
Quattro giorni dopo, il murale di Black Lives Matter era apparso nella piazza dove si erano radunati i manifestanti, commissionato dal sindaco Bowser e completato dal Dipartimento dei lavori pubblici di Washington con l’assistenza del programma MuralsDC.

La rimozione
Ora, la rimozione con una motivazione ufficiale legata alla preoccupazione di evitare tagli ai finanziamenti federali per la città. Una decisione che ha suscitato reazioni politiche e culturali, letta da alcuni come un passo indietro rispetto al riconoscimento della lotta per i diritti civili e l’uguaglianza razziale e da altri come una scelta per evitare che la città custodisca simboli che possono risultare divisivi.
Per rimuoverla e ripristinare l’area ci vorranno settimane. All’esterno del cantiere, qualcuno protesta in silenzio ribadendo lo slogan che diede origine alla piazza.
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