Biocarburanti, l’alleanza del G20. Meloni: l’Italia c’è
Biocarburanti, dopo l’annuncio della Global Fuel Alliance con Usa, India, Brasile, Emirati Arabi, Argentina e Bangladesh al G20 di Delhi, il nostro Paese registra un passo avanti cui, nel governo, si è lavorato con convinzione: “L’Italia aderisce con grande convinzione all’Alleanza Globale per i biocarburanti, essendone stata tra i principali Paesi promotori, nonché lo Stato più avanzato in Europa nello sviluppo di questo innovativo settore”, afferma il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin. Per lui l’occasione di ribadire il senso della manovra che, fin dall’avvento, il governo ha messo in campo per far prevalere una sostenibilità che sia ambientale e al contempo economica e sociale: “Se vogliamo una mobilità realisticamente pronta a traguardare gli obbiettivi ambientali, dobbiamo prevedere un percorso ambizioso e pragmatico, che tenga conto dei principi di neutralità ambientale e di flessibilità nei tempi di attuazione delle misure. L’ Alleanza Globale per i biocarburanti è una piattaforma su scala sovranazionale per intensificare la collaborazione fra produttori, consumatori e Paesi interessati a promuovere lo sviluppo di una tecnologia che può aprire grandi opportunità di sviluppo nel settore dell’automotive, senza smembrare quella produzione di motori endotermici, con gravi ricadute economiche e sociali. E’ ciò che abbiamo detto dal primo giorno in Europa e per cui oggi, ancora di più, continueremo a batterci”.
Nella primavera scorsa, il voto di astensione di Pichetto a Bruxelles sul nuovo regolamento riguardante le emissioni di automobili e van, che blocca l’immatricolazione dei veicoli a benzina e diesel dopo il 2035. E la conferma di un impegno “a far considerare anche i biocarburanti tra i combustibili neutri in termini di CO2”.
L’ok del G20 all’Alleanza, per Coldiretti “rafforza la posizione dell’Italia nella Ue dove è leader nella sperimentazione e produzione di sementi e tecnologie che rendono la produzione di materia prima agricola per biocarburanti perfettamente sinergica, complementare e migliorativa della stessa produzione agricola realizzando un perfetto modello di economia circolare”.
L’occasione per rimarcare che “in Europa i biocarburanti sono stati ingiustamente esclusi dalle deroghe accordate in vista della fine, nel 2035, delle vendite di auto con motori alimentati con carburanti di origine fossile, mentre una deroga è stata concessa ai carburanti di origine sintetica”. E il richiamo all’intesa con Eni per la valorizzazione delle biomasse agricole e la produzione di biocarburanti, anche per recuperare terreni degradati e inquinati per la produzione di energia e bio-chemicals: “Possibile arrivare in Italia all’obiettivo di immettere nella rete 8 miliardi di metri cubi di gas “verde” da qui al 2030, particolarmente importante per il fabbisogno energetico nazionale”. Ciò che subito in India aveva sottolineato la presidente Giorgia Meloni: “una di quelle sfide che mettono insieme la transizione verde e i nostri interessi nazionali”.
Da Confagricoltura, una bacchettata all’Europa rammentando “una linea discutibile, ove si è derogato per gli e-fuels che non sono disponibili e ancora allo studio sotto il profilo dell’impatto ambientale, mettendo da parte il principio essenziale della neutralità tecnologica, considerato che invece i biocarburanti costituiscono una realtà consolidata”. L’auspicio è che la Global Fuel Alliance “conduca le istituzioni di Bruxelles a rivedere le sue scelte”.
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