Biden senza freni. Mine antiuomo e nuovi aiuti militari all’Ucraina
Dopo il via libera all’impiego di missili a lungo raggio occidentali per colpire all’interno del territorio russo, Joe Biden ha autorizzato la fornitura di mine antiuomo all’Ucraina. Il segretario della Difesa Usa Lloyd Austin ha confermato l’invio. Concepite per essere disseminate sul terreno ed esplodere con l’avvicinarsi di una persona, sono vietate in più di 160 Paesi, firmatari della Convenzione di Ottawa, ma non negli Stati Uniti e in Russia.
Nell’ambito dell’aumento dell’assistenza alla sicurezza, il Dipartimento della Difesa americano (DoD) ha annunciato anche un ulteriore pacchetto, del valore di 275 milioni di dollari, per la sicurezza per soddisfare le esigenze degli alleati ucraini. Si tratta della settantesima tranche di equipaggiamenti dall’agosto 2021.
L’Ucraina ha lanciato per la prima volta missili di fabbricazione britannica Storm Shadow. Per il Times di Londra, sono stati sparati contro la regione di Kursk 12 missili a lungo raggio. Sui media russi sono comparse foto di frammenti di metallo con la scritta “Storm Shadow”, che sarebbero stati trovati dai residenti del villaggio di Marino.
L’aggiornamento della dottrina nucleare sminuisce ampiamente gli sforzi di Stati Uniti e Nato di infliggere una sconfitta strategica al nostro Paese, ha affermato il direttore dei Servizi di intelligence estera russi (Svr), Sergei Naryshkin. “L’estensione della lista delle cause per l’uso delle armi nucleari effettivamente esclude la possibilità di una vittoria sulle forze russe sul campo di battaglia”, ha aggiunto Naryshkin.
Il decreto sui Fondamenti della Politica dello Stato, che ha rivisto la precedente disciplina, introdotta nel 2020, ha esteso i Paesi e alleanze militari che sono oggetto di deterrenza nucleare, così come l’elenco delle minacce che tale strategia è chiamata a contrastare. La Russia, si precisa nel documento, considererà qualsiasi attacco di un Paese non nucleare sostenuto da un Paese nucleare come “un attacco congiunto”.
Mosca si riserva il diritto di considerare una risposta nucleare a un attacco con armi convenzionali che minaccia la sua sovranità, il lancio su vasta scala di missili, droni e aerei nemici contro obiettivi nel territorio russo, il loro attraversamento del confine russo e un attacco contro la Bielorussia, suo alleato.
Almeno sette bombardieri strategici quadrimotore Tupolev Tu-95MS delle forze aerospaziali russe sono stati avvistati mentre si dirigevano verso la zona di lancio.
Contro Biden si è scagliato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. “Non riteniamo questa decisione giusta e non la sosteniamo”, ha detto Erdogan. In dichiarazioni riportate dall’agenzia Anadolu, il leader turco ha accusato il presidente americano di una scelta che può essere interpretata come una mossa per “alimentare” la guerra tra Ucraina e Russia, per “fare in modo che non finisca mai, anzi si allarghi ulteriormente”.
La Cina ha chiesto alle parti in causa “calma” e “contenimento”. Il Cremlino ha respinto la possibilità di accettare il congelamento del conflitto pur ribadendo disponibilità ad avviare colloqui di pace. Putin “ha già chiarito che congelare il conflitto non è una opzione”, ha osservato il portavoce, Dmitry Peskov ricordando che la Russia continua ad avere come obiettivo quello di raggiungere tutti gli obiettivi prefissati.
Vladimir Putin sarebbe disponibile a discutere di un accordo di cessate il fuoco in Ucraina con Donald Trump pur escludendo di fare importanti concessioni territoriali, relativamente alle regioni orientali di Donetsk, Luhansk, Zaporizhia e Kherson, e insistendo affinché Kiev abbandoni le ambizioni di entrare nella Nato. A riportarlo è la Reuters, citando cinque fonti.
“Bisogna essere insistenti. Il Papa è un bellissimo esempio del non rassegnarsi alla guerra. Fare di tutto per aiutare la pace”, ha ribadito il presidente della Cei, card. Matteo Zuppi, prima di presiedere la messa per la pace in Ucraina dopo mille giorni di conflitto nella Basilica di S. Maria in Trastevere.
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