Editoriale

Bertinotti e Prodi, al solito due pesi e due misure

di Adolfo Spezzaferro -


Bertinotti e Prodi, due padri fondatori del centrosinistra, il primo ex comunista, il secondo ex un po’ tutto, hanno fatto cose che se le avesse fatte un esponente del centrodestra sarebbe stato crocifisso in sala mensa à la Fantozzi. Siamo al solito ai due pesi e due misure della stampa amica e del centrosinistra tutto. Bertinotti aveva detto che avrebbe lanciato un oggetto contundente contro la Meloni, “rea” di aver dichiarato che l’Europa del Manifesto di Ventotene non è la sua. Poi l’ex leader di Rifondazione Comunista ha parlato di “gesto futurista”: zero scuse quindi per quella violenza verbale. Chi invece a quanto pare avrebbe inflitto una lievissima violenza fisica è Prodi, che avrebbe tirato i capelli alla giornalista che stava cercando di intervistarlo. Non una parola di solidarietà da parte delle colleghe e delle donne in generale schierate a sinistra. Provate a immaginare la stessa scena con il presidente del Senato La Russa: il sindaco di Roma Gualtieri già starebbe investendo soldi per la piazza “in difesa delle giornaliste vittime della violenza del patriarcato fascista”.


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