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Benzina a 2,7 euro, denuncia alla Finanza. Da esodo e controesodo 2,2 miliardi di accise e Iva allo Stato

di Angelo Vitale -


Se Mister Prezzi e il cartello del prezzo medio dei carburanti non sono sufficienti, servirà l’intervento della Guardia di Finanza? Le Fiamme Gialle sono chiamate da Assoutenti a intervenire sul caso della benzina venduta a 2,7 euro lungo l’autostrada A8 Varese-Milano.

“Vogliamo capire come sia possibile vendere un litro di benzina in modalità self a 2,722 euro al litro, e quali siano le motivazioni di un prezzo così astronomico e ben al di sopra della media dei distributori di zona – spiega il presidente Furio Truzzi – Per un pieno ad un’auto di media cilindrata, vuol dire spendere ben 136,1 euro, un salasso su cui la Guardia di Finanza dovrà fare luce, considerato che alla data odierna il prezzo medio della benzina in modalità self venduta in autostrada si attesta a 2,017 euro al litro. Questo significa che il distributore in questione applica prezzi più alti del 35% rispetto alla media autostradale”.

“Per tali motivi, e nell’esclusivo interesse degli automobilisti che attraversano l’A8, chiediamo alle Fiamme Gialle di effettuare una ispezione presso l’impianto, verificando i fatti così come riportati dal mass media e acquisendo la documentazione utile a capire come sia possibile vendere la benzina a listini così elevati”, conclude Truzzi.

Intanto, la stessa associazione fa i conti “in tasca” allo Stato. Tra esodo e controesodo estivo, lo Stato incasserebbe 2,27 miliardi sui carburanti, tra accise e Iva.

 


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