Esteri

Belgrado, attacco all’ambasciata di Israele: morto un poliziotto. “Atto di terrorismo”

di Claudia Mari -


A Belgrado si è verificato un tentativo di attacco all’ambasciata di Israele, durante il quale un poliziotto è rimasto ferito. L’assalitore, armato di balestra, ha colpito l’agente, che ha reagito utilizzando la propria arma e uccidendo l’aggressore. Il ministro dell’Interno serbo, Ivica Dacic, ha definito l’evento un atto di terrorismo e ha annunciato che diverse persone sono state fermate a scopo precauzionale. Le misure di sicurezza nella città sono state immediatamente rafforzate.

L’attentatore è stato identificato come Milos Zujovic, un 25enne conosciuto anche con il nome religioso di Salahudin. Secondo il ministro Dacic, Zujovic era un convertito all’estremismo islamico originario di Mladenovac, una cittadina a sud di Belgrado. Viveva a Novi Pazar, una città nel sud-ovest della Serbia con una maggioranza di popolazione musulmana. Sono in corso perquisizioni in vari luoghi per far luce sui contatti e sulle attività dell’uomo.

Durante l’attacco all’Ambasciata di Israele a Belgrado, l’assalitore ha ferito gravemente l’agente al collo. Nonostante la ferita, il poliziotto è riuscito a neutralizzare l’aggressore sparando con la sua arma. L’agente è stato sottoposto a un intervento chirurgico per rimuovere il dardo ed è attualmente in terapia intensiva in condizioni molto gravi.

Il ministero degli Esteri israeliano ha confermato che nessun dipendente dell’ambasciata è rimasto ferito durante l’attacco e che l’ambasciata stessa è stata chiusa per precauzione. Le circostanze dell’incidente sono oggetto di indagine approfondita da parte delle autorità locali.


Torna alle notizie in home