Attualità

La Bce dà l’ok a Unicredit su Commerz ma tempi lunghi

di Cristiana Flaminio -


Rassegnatevi, amici tedeschi: la Bce ha dato l’ok a Unicredit, che adesso potrà salire fino al 29,9% del capitale di Commerzbank. Il via libera è arrivato nella mattinata di ieri. Era più o meno scontato ma, in Europa, c’è poco da dare per fatto se di mezzo ci sono i tedeschi. Che, difatti, stanno facendo muro inducendo la banca guidata da Andrea Orcel ad andarci coi piedi di piombo: “Sono tuttora alcuni procedimenti autorizzativi avanti le rispettive autorità competenti, ivi inclusa l’Autorità federale tedesca della concorrenza, la cui positiva conclusione è necessaria prima che la quota di circa il 18,5% detenuta tramite strumenti derivati possa essere convertita in azioni”. Insomma, se il matrimonio si farà ci vorranno tempi molto lunghi. Sicuramente più lunghi di quelli preventivati. Un’opzione che, a piazza Gae Aulenti, non dispiace affatto. E che, tra le altre cose, fa ottenere all’istituto di credito italiano l’apprezzamento di Equita che “benedice” la pazienza di Orcel. Nel frattempo, il governo – per il tramite del sottosegretario al Mef Federico Freni – fa sapere di guardare alla vicenda “con interesse” pur nella consapevolezza che si tratta di “operazioni di mercato” che l’esecutivo italiano ribadisce di rispettare. I tempi, come già detto, saranno lunghi per davvero. Commerz ha deciso di resistere fino all’ultimo bancario (licenziabile) pur di resistere all’ascesa di Unicredit che ora, con l’ok da parte della Bce, ha tutte le carte in regola per lanciare la sua Ops.


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