Si apre una crepa nel fronte dei falchi della Bce. La notizia del giorno è di quelle davvero incredibili.Il governatore della Banca centrale olandese Klaas Knot, uno dei campioni del rigore, apre uno spiraglio. Se gli aumenti dei tassi, a luglio, rappresentano “una necessità”, non è sicuro che la Bce proseguirà ad alzare il costo del denaro anche dopo l’estate. A settembre, ha sussurrato Knot a Bloomberg Tv, “non c’è certezza” di un altro rialzo. Che, comunque, rimane “possibile”. Meglio di niente.
Una speranza per l’economia Ue che si sta sgretolando. A cominciare dalla Germania dove i guai sembrano non finire mai. E di questi i falchi Bce sembrano aver preso nota. La voce di Knot, per quanto timida, è comunque eloquente. Intanto, il governatore uscente della Banca d’Italia Ignazio Visco, è tornato a tuonare sulla necessità di non deprimere troppo l’economia in nome della santa crociata all’inflazione: “C’è il rischio di fare troppo – ha dichiarato – dobbiamo essere attenti, non ci serve una recessione. La risposta sulla durata in cui dobbiamo mantenere i tassi in territorio restrittivo è non troppo a lungo”.