La Bce dice alle banche come usare gli extraprofitti
Extraprofitti, per la Bce adesso è giunto il tempo che le banche europee comincino a rafforzarsi. Dopo la sbornia di utili record, la banca centrale europea invia un monito agli istituti di credito di tutto il Vecchio Continente. “Oggi le banche europee sono meglio patrimonializzate e più resilienti di quanto fossero 10 anni fa, all`inizio dell`Unione bancaria. Ma non ci sono spazi per l`autocompiacimento”, ha tuonato Claudia Buch, presidente della Vigilanza bancaria Bce: “I cambiamenti strutturali nell’economia reale, i nuovi rischi che stanno emergendo, la digitalizzazione e l`accresciuta concorrenza possono mettere alla prova i modelli di business delle banche”. Che farne di questi extraprofitti? La risposta, per Buch e dunque per la Bce, è semplice. Anche perché non è che dietro questi maxi guadagni ci sia stata chissà quale ritrovata perizia manageriale: “Di recente gli utili delle banche hanno tratto beneficio dai tassi di interesse più alti. Questo fornisce l’opportunità alle banche di aumentare la loro resilienza, in termini di aumento dei margini patrimoniali e per infrastrutture di Information Technology resilienti”. Buch ha poi costatato l’ovvio: “Viviamo in tempi incerti. Ma la rassegnazione e addirittura la paura non sono una buona guida per gestire l’incertezza”. La ritrovata saggezza spinge i banchieri centrali a ipotizzare un futuro diverso: “In Europa possiamo costruire sulla base di istituzioni solide e di un quadro regolamentare robusto, sia per creare resilienza sia per assumere misure preventive. Questo è al centro della nostra attività sulla vigilanza bancaria. E le banche sono una parte integrante delle nostre politiche e possono contribuire in maniera rilevante al welfare”. Chissà se le banche, che stanno ancora contando i loro extraprofitti in tutta Europa, staranno a sentire i consigli della Bce. A cui, in fondo, devono tanto.
Torna alle notizie in home