Bayesian, sub in azione: albero maestro intatto per almeno 50 metri
La Guardia Costiera continua con le operazioni di ricerca dei sei dispersi a seguito del naufragio del “Bayesian”, avvenuto al largo di Palermo: i sub dei Nuclei Subacquei della Guardia Costiera di Messina e Napoli, come indicato in una nota ufficiale, stanno lavorando senza sosta nel punto in cui l’imbarcazione è affondata. Le ricerche, che coinvolgono un totale di otto sommozzatori altamente specializzati, sono supportate dall’uso di un veicolo subacqueo a controllo remoto, noto come ROV (Remotely Operated Vehicle). Questo sofisticato dispositivo è in grado di operare sul fondale marino con un’autonomia di oltre due ore, fornendo un prezioso supporto nella ricerca in profondità.
Intanto, cominciano a emergere i primi risultati delle ispezioni subacquee condotte dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco e della Guardia Costiera nella zona del naufragio del veliero britannico. L’incidente è avvenuto all’alba di lunedì nei pressi di Porticello, una località della costa palermitana. Gli esperti sono riusciti a raggiungere una profondità di 50 metri, dove è adagiato lo scafo. Secondo quanto riportato dagli esperti, le ispezioni hanno rivelato che lo scafo della nave è rimasto integro e che l’albero maestro non presenta danni evidenti, almeno nei primi 50 metri di profondità esplorati.
Inoltre, dalle prime analisi sembra che l’albero maestro sia ancora solidamente collegato allo scafo e che l’imbarcazione, lunga ben 56 metri, si trovi inclinata di 90 gradi sul lato destro. Le operazioni di ricerca continuano incessantemente, con l’obiettivo di localizzare e recuperare i dispersi nel più breve tempo possibile. La determinazione e l’impegno delle squadre impegnate sul posto riflettono la gravità della situazione e l’urgenza di portare a termine questa delicata missione di soccorso.
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