Esteri

Bauer spegne le voci di un attacco russo a un Paese Nato

di Ernesto Ferrante -


Il presidente del Comitato Militare della Nato, l’ammiraglio Rob Bauer, ha dichiarato a Interfax-Ukraine che l’Alleanza atlantica non vede “preparativi o intenzioni” da parte della Russia che suggeriscano un possibile attacco a uno Stato membro.

“Il 90% delle loro forze di terra sono impegnate in Ucraina. Quindi è improbabile che possano farlo ora contro la Nato con le loro forze di terra. Lo vedremo. Possono attaccare con altri mezzi? È possibile. Ma non vediamo alcuna misura preparatoria al riguardo”, ha spiegato Bauer.

Mosca è pronta a portare il caso delle esplosioni del gasdotto Nord Stream nelle aule di tribunale se l’Occidente dovesse continuare a non indagare sulla questione. La portavoce del Ministero degli Esteri, Maria Zakharova, ha detto che la Russia ha presentato quelle che ha definito “richieste di risarcimento pre-processuali” contro Danimarca, Germania, Svezia e Svizzera, sulla base della Convenzione internazionale per la soppressione degli attentati terroristici del 1997 e della Convenzione internazionale per la soppressione del finanziamento del terrorismo del 1999.

“Altri Stati che potrebbero avere a che fare con le esplosioni del Nord Stream sono i prossimi ad essere chiamati in causa. L’Occidente non la passerà liscia con i tentativi di nascondere la questione sotto il tappeto”, ha assicurato Zakharova.

L’esplosione dei gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2, secondo la portavoce, “è un grave atto di terrorismo internazionale che rientra in una serie di trattati internazionali che stabiliscono l’obbligo di prevenire, reprimere, indagare, perseguire e cooperare con altri Stati per raggiungere questi obiettivi”.

Sul campo di battaglia, sono aumentati esponenzialmente gli assalti russi in direzione di Pokrovsky. Lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell’Ucraina ha denunciato ben “74 attacchi aerei, lo sganciamento di 118 bombe aeree guidate e 5.081 bombardamenti” nella sola giornata di venerdì.

Le truppe del Cremlino avrebbero respinto, invece, cinque tentativi di irruzione dell’esercito ucraino nella regione russa di Kursk verso gli insediamenti di Novy Put e Medvezhye. Due veicoli corazzati da combattimento e due a motore sono stati distrutti.


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